Una cucciola di delfino è stata trovata uccisa da un ragazzo in Amazzonia, rilasciata morta nelle acque dopo essere stata cacciata: il suo potente messaggio alle persone
Un video registrato da una comunità indigena in Amazzonia sta facendo il giro del mondo, diventando virale per il suo potente messaggio di coscienza ambientale. Nel video vediamo un membro della comunità indigena che ha trovato il corpo senza vita di un piccolo delfino grigio d’acqua dolce, una specie già a rischio di estinzione.
La triste scoperta è stata fatta lungo le rive di un fiume amazzonico, dove il delfino era stato cacciato e poi rilasciato morto nelle acque. Il nativo, visibilmente scosso, esprime con parole semplici ma incisive il dolore e la frustrazione per questo atto di crudeltà gratuita.
“Questo è ciò che facciamo noi umani”, dice, sottolineando come l’umanità danneggi continuamente ciò che la natura offre. “Quello che noi umani facciamo è finire quello che la madre terra ci dà”. Il suo discorso continua con una riflessione amara sulla condizione del piccolo delfino: “Qualcuno l’ha catturato e l’ha lasciato morire solo perché si sentivano di lasciarlo morire. Non l’hanno aiutato”.
Si trattava di una cucciola femmina
L’uomo poi fa un riferimento particolarmente toccante al delfino, identificandolo come una femmina, sottolineando ulteriormente l’ingiustizia e la tragedia della sua morte: “È un cucciolo. Il sesso è… è una femmina. Una cucciola”. La sua conclusione è una denuncia collettiva delle azioni umane: “Questo è ciò che facciamo tutti, danneggiare ciò che abbiamo. Non so perché lo facciamo”.
Questo video ha suscitato una profonda riflessione tra gli utenti sulla fragilità degli ecosistemi e sulla responsabilità dell’umanità nel proteggerli. Le immagini del piccolo delfino grigio, che galleggia inerme nelle acque del fiume, sono diventate un simbolo potente della lotta contro la distruzione dell’ambiente e la necessità di un cambiamento urgente nelle nostre abitudini e pratiche.
La comunità indigena dell’Amazzonia, che vive a stretto contatto con la natura e dipende direttamente dalla salute dei suoi ecosistemi, ha lanciato un grido di allarme che non può essere ignorato. Sono necessari maggiori sforzi per proteggere le specie in via di estinzione. Solo attraverso un impegno collettivo e una maggiore consapevolezza possiamo sperare di preservare le meraviglie del nostro pianeta per le generazioni future.
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