Macchina di Anticitera, nuovo studio svela il mistero millenario del “computer” più antico del mondo

Nuove scoperte sul meccanismo di Anticitera: astronomi dell'Università di Glasgow svelano dettagli sulla sua funzione di calendario lunare grazie a tecniche statistiche avanzate

La Macchina di Anticitera cattura l’immaginazione di studiosi e appassionati di storia da oltre 120 anni. Questo straordinario dispositivo, recuperato dai fondali marini vicino all’isola greca di Anticitera, è considerato il primo “computer analogico” della Storia, uno dei più antichi calcolatori astronomici conosciuti. Recenti ricerche condotte dagli astronomi dell’Università di Glasgow hanno gettato nuova luce su questo meccanismo, rivelando dettagli affascinanti sulla sua funzione.

Per anni, i frammenti della Macchina di Anticitera hanno suggerito che fosse utilizzata per calcolare eventi celesti, come eclissi e posizioni dei pianeti. Ma il vero enigma riguardava il suo utilizzo specifico. Recenti studi hanno portato a credere che uno degli anelli della macchina fosse in realtà un calendario, probabilmente un calendario lunare. Come mai un dispositivo così antico era in grado di tracciare i movimenti celesti con tanta precisione?

La scoperta degli astronomi di Glasgow

Gli astronomi Graham Woan e Joseph Bayley hanno condotto uno studio dettagliato basato su dati derivati da un’analisi a raggi X della Macchina di Anticitera. Utilizzando tecniche statistiche avanzate, hanno cercato di determinare il numero di fori presenti su uno degli anelli del calendario.

La loro analisi ha rivelato che il numero più probabile di fori fosse 354 o 355, corrispondente ai giorni di un anno lunare. Questa scoperta è 100 volte più probabile rispetto all’ipotesi di 360 fori, come nel calendario solare egizio, rendendo quasi impossibile che l’anello seguisse un anno solare di 365 giorni. Come hanno fatto gli antichi Greci a raggiungere una tale precisione nel calcolo dei giorni lunari?

La scintilla per questa scoperta è arrivata da una fonte inaspettata: un semplice video di YouTube. Chris Budiselic, un appassionato di storia antica, stava cercando di creare una replica dell’anello del calendario e aveva bisogno di sapere quanti fori contenesse esattamente. Questo ha portato Woan a utilizzare tecniche statistiche avanzate durante le vacanze di Natale per risolvere il mistero.

Le tecniche impiegate, come il Markov Chain Monte Carlo e l’algoritmo di campionamento annidato, hanno suggerito che l’anello completo avesse un raggio di 77,1 millimetri e che ogni foro fosse distanziato di 0,028 millimetri.  Questa scoperta non solo conferma che la Macchina di Anticitera tracciava il calendario lunare, ma mette anche in luce la straordinaria precisione degli antichi artigiani greci, come sottolineato dal dottor Bayley:

La precisione nel posizionamento dei fori avrebbe richiesto tecniche di misurazione altamente accurate e una mano incredibilmente ferma.

La Macchina di Anticitera continua a stupire per la sua complessità e precisione. Grazie a queste nuove scoperte, possiamo apprezzare ancora di più l’ingegnosità dei nostri antenati. Quali altri segreti potrebbe nascondere?

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Fonte:  University of Glasgow The Horological Journal

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