Un gommone che ricorda quello dei migranti: la nuova opera di Banksy a sorpresa al festival di Glastonbury

Un gommone con i manichini è l’ultima opera di Banksy per scuotere le coscienze sul tema dei migranti, presentata a sorpresa al festival di Glastonbury

Durante il concerto degli Idles al festival di Glastonbury, venerdì sera, si è verificato un evento singolare che ha attirato l’attenzione del pubblico e dei media. Tra la folla è stato visto passare un gommone con dei manichini, simile a quelli utilizzati dai migranti per attraversare il mar Mediterraneo e il canale della Manica.

Inizialmente, si è pensato che fosse una trovata organizzata dalla band post-punk di Bristol, nota per le sue posizioni nette in difesa dei diritti umani e contrarie alle politiche di destra. Tuttavia, domenica, un portavoce degli Idles ha chiarito che il gommone era in realtà un’opera dello street artist Banksy. La band non era al corrente della presenza del gommone fino al termine della loro esibizione.

Il gommone è stato trasportato sopra le teste del pubblico, che lo ha mosso da una parte all’altra come nel “crowd surfing”, il gesto di sollevare e spostare una persona durante un concerto, facendola “navigare” sulla folla. Questo simbolico passaggio è avvenuto mentre gli Idles iniziavano a suonare “Danny Nedelko”, una canzone dedicata a un immigrato in Inghilterra che invita all’empatia e al rispetto verso gli immigrati.

La migrazione era uno dei temi principali del festival

L’intervento di Banksy è stato confermato dall’artista stesso e ha aggiunto un ulteriore livello di significato alla performance degli Idles. Conosciuto per le sue opere di denuncia sociale e politica, Banksy ha utilizzato il gommone come potente simbolo della crisi dei migranti e delle difficoltà che affrontano nel loro viaggio verso una vita migliore. Il gesto ha sottolineato l’urgenza di un’azione collettiva per affrontare questa situazione.

Glastonbury, uno degli eventi musicali più importanti del Regno Unito, si è così trasformato in un palcoscenico non solo per la musica, ma anche per una potente dichiarazione in favore dei diritti umani. La migrazione era uno dei temi principali del festival di quest’anno, con una nuova area dedicata all’argomento.

Inoltre non è la prima volta che Banksy fa sentire la sua voce durante il festival. Ha disegnato il giubbotto antipugnale con la bandiera dell’Unione indossato da Stormzy durante il suo set da headliner sul palco del Pyramid del 2019 e nel 2014 ha requisito un furgone per il trasporto di bestiame che girava intorno al sito con peluche che ne uscivano.

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