Bignonia: come coltivare e prendersi cura della Trombetta rampicante

Scopri come coltivare e prenderti cura della Bignonia, nota anche come Trombetta rampicante. Consigli pratici sulla coltivazione, cura e benefici di questa affascinante pianta per il tuo giardino.

Se siete alla ricerca di una pianta rampicante che possa abbellire il vostro giardino con fiori splendenti per un lungo periodo, la Bignonia è la scelta ideale. Questa pianta vigorosa produce una profusione di campanelle di un acceso colore rosso-arancio dalla fine di maggio fino alla fine di agosto.

Origini e storia

La Bignonia, conosciuta anche come tromba d’angelo, è originaria delle regioni tropicali e subtropicali dell’America. Fu scoperta nel XVI secolo dagli esploratori europei e portata in Europa, dove divenne popolare per la sua bellezza. Il nome Bignonia deriva da Jean-Paul Bignon, un bibliotecario francese del XVII secolo appassionato di piante esotiche.

Caratteristiche della Bignonia

La Bignonia è una pianta estremamente robusta, capace di resistere al gelo fino a temperature di -15°C, il che la rende perfetta per coprire muri, recinzioni o pergole in giardino. Sebbene la Bignonia preferisca la luce diretta del sole, può adattarsi anche a condizioni di mezz’ombra, offrendo una fioritura più abbondante sotto un’esposizione solare prolungata. La pianta è molto adattabile, prosperando anche su terreni difficili come quelli argillosi e calcarei.

Varietà di Bignonia

Ci sono diverse specie di Bignonia, ognuna con caratteristiche uniche adatte a vari climi e condizioni di coltivazione.

  • Bignonia capreolata: questa specie si arrampica rapidamente grazie alle sue ventose, raggiungendo altezze fino a dieci metri. Produce fiori arancio-rossi e ha foglie lucide. È diffusa nelle regioni centrali e meridionali d’Italia, dove il clima caldo permette la sua crescita all’aperto; in climi più freddi, è consigliabile coltivarla in serre.
  • Campsis radicans: questa varietà è nota per la sua capacità di arrampicarsi su qualsiasi superficie. I fiori variano dal arancione al giallo e al rosso.
  • Campsis grandiflora: originaria del Giappone e dell’Asia, questa specie richiede supporti e tutori per la crescita, spesso coltivata in vaso o come arbusto in giardino. È sensibile al freddo e necessita di posizioni riparate dal vento e temperature non inferiori ai 10°C.
  • Bignonia vetusta: è una pianta rampicante sempreverde con viticci e fusti legnosi, cresce rapidamente fino a 15 metri di altezza e fiorisce alla fine dell’inverno con fiori dorati.
  • Bignonia capensis: una pianta rampicante sempreverde con foglie verde scuro e una fioritura ricca e duratura. Preferisce climi marini e mediterranei e può essere coltivata come siepe.
  • Bignonia jasminoides: conosciuta anche come Pandorea jasminoides, è una pianta rampicante sempreverde con foglie verdi brillanti e fiori tubolari bianco-rosei che fioriscono dalla primavera all’estate. Richiede una struttura di supporto durante la fase di crescita e si adatta bene ai climi marini e mediterranei.

Bignonia

Come coltivare la Bignonia in vaso

Se desiderate coltivare la Bignonia sul terrazzo, è essenziale un vaso profondo, anche fino a 100 cm, per accomodare il suo sviluppo radicale vigoroso. Utilizzate un terriccio specifico per piante da fiore e assicuratevi di guidare i giovani tralci lungo dei sostegni adeguati. La Bignonia necessita di un’irrigazione costante durante la primavera e l’estate, mentre in autunno e inverno le annaffiature possono essere ridotte.

Concimazione e cura

Per ottenere fioriture abbondanti, è importante seguire un ciclo di concimazione. In autunno, un concime granulare a lenta cessione specifico per piante da fiore è ideale, mentre da aprile a settembre si può utilizzare un fertilizzante liquido ogni 15 giorni.

Come e quando potare la bignonia

La potatura della Bignonia è cruciale per garantire la salute della pianta e promuovere una fioritura abbondante. Questo intervento dovrebbe essere effettuato alla fine dell’inverno o all’inizio della primavera, prima che inizi il processo di germogliazione.

Durante la potatura, è fondamentale eliminare i rami secchi o danneggiati e quelli che crescono verso l’interno della pianta. Questo favorisce una migliore circolazione dell’aria e permette alla luce solare di penetrare in tutte le parti della pianta. Inoltre, accorciare i rami più lunghi stimola la crescita di nuovi germogli, essenziali per la produzione di nuovi fiori.

Come moltiplicare la Bignonia

La Bignonia può essere riprodotta sia tramite semina che talea. Ogni metodo ha i suoi vantaggi e può essere scelto in base alle proprie esigenze e preferenze.

Semina

La semina è un metodo naturale e semplice, ma richiede tempo e pazienza. I semi di Bignonia dovrebbero essere piantati in primavera, in un terreno ben drenato e ricco di sostanze nutritive. Dopo aver seminato, è essenziale mantenere il terreno umido, ma non eccessivamente bagnato, per evitare la formazione di muffe e funghi. Questo metodo, sebbene più lento, permette di ottenere piante robuste e ben radicate.

Talea

La talea è un metodo più rapido e affidabile per riprodurre la Bignonia: questa tecnica consiste nel prelevare un ramo giovane e sano dalla pianta madre, preferibilmente in primavera o estate, e piantarlo in un vaso con terreno fertile. Per favorire l’attecchimento, è consigliabile immergere l’estremità tagliata della talea in una polvere di radicazione prima di piantarla. Questo stimolerà la formazione di radici e garantirà una crescita più rapida e sicura della nuova pianta.

Quali sono i benefici della Bignonia

Oltre a essere una pianta ornamentale, la Bignonia attira insetti benefici come api e farfalle, contribuendo alla biodiversità del giardino.

Come usare la Bignonia

In alcune culture, le foglie e i fiori della pianta sono utilizzati per preparare infusi e decotti per alleviare disturbi come tosse, febbre e problemi respiratori. Tuttavia, è fondamentale utilizzare la pianta a scopo medicinale solo sotto supervisione professionale, poiché può essere tossica in dosi elevate.

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