Recluse in cattività e uccise dalla musica troppo alta di un concerto: la triste storie di queste gazzelle

Alcune gazzelle sarebbero morte in un centro di conservazione nella città di Almería, in Spagna, per la musica troppo alta di un festival. Per loro un triste destino: una vita in cattività e una morte terribile

Uccisi in cinque nella Fattoria Sperimentale La Hoya (FEH) nella città spagnola di Almería: è il destino di alcuni esemplari di ungulati che erano reclusi – in cattività – nel centro di conservazione. Morti tre gazzelle Mohor, una delle quali un cucciolo di pochi giorni e un’altra in procinto di partorire, una femmina di arrui anch’essa gravida e una gazzella di Cuvier appena nata.

Il motivo? Lì vicino si svolgeva il Festival Alamar, nel Parque de la Hoya, e la musica eccessivamente alta le ha praticamente fatte impazzire. Il veterinario del centro ha infatti spiegato che gli animali erano agitati durante il concerto, ma che le conseguenze peggiori si sarebbero verificate il giorno dopo, quando si sono letteralmente buttati contro ai muri, rompendosi il collo e le gambe.

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Oltre al danno la beffa, quindi, e morti praticamente annunciate, se si considera che pochi giorni prima proprio la Estación Experimental de Zonas Áridas (EEZA) aveva chiesto al Comune di Almería di trasferire quei concerti dal Parque de la Hoya a un altro luogo.

I dati delle necroscopie hanno già indicato che le cause della morte degli esemplari sono state: negligenza materna, un aborto e varie lesioni traumatiche, tutte causate come conseguenza dello stress e dell’agitazione causate dai concerti.

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