Pipistrelli, niente panico! Cosa fare (e NON fare) se ne trovi uno in difficoltà (soprattutto di giorno)

Avete trovato un pipistrello? Vi spieghiamo cosa fare nel caso abbiate trovato un adulto, un cucciolo o vi sia entrato in casa. Ricordatevi in primis che è un animale selvatico e dunque tutelato dallo Stato: non potete tenerlo con voi

Talvolta può capitare di imbattersi in un pipistrello. Magari è ferito, disorientato oppure è un cucciolo. Ebbene, se notiamo dei pipistrelli in difficoltà, dobbiamo ricordarci alcune cose:

  • sono animali selvatici, quindi protetti dallo Stato
  • essendo animali selvatici, non possiamo tenerceli in casa come fossero gattini
  • se si trova un pipistrello ferito o un cucciolo, contattate il CRAS di zona o i Carabinieri Forestali per avere da loro indicazioni su come procedere. Potete anche contattare i Servizi Veterinari di zona che vi forniranno i recapiti da contattare

Cosa fare se si trova un pipistrello di giorno?

Non è normale trovare un pipistrello in giro di giorno. Sono animali notturni, dunque se notate un pipistrello a terra durante il giorno vuol dire che è disorientato, malato, ferito o è un cucciolo. In questi casi bisogna anche capire se si ha a che fare con un baby, cioè un cucciolo o con un adulto.

Partiamo dal ritrovamento di un pipistrello adulto. Considerate che se il ritrovamento avviene ad agosto è un giovane adulto. Se non ci sono ferite evidenti, si prende con delicatezza il pipistrello usando i guanti o un asciugamano e lo si mette in una scatola di cartone forata per permettere il passaggio dell’aria.

La scatola andrebbe foderata con uno strofinaccio o anche della carta da cucina. Corredatela di una piccola ciotola per l’acqua, va bene anche il tappo di un coperchio. Questo durante il giorno, perché quando fa sera, potrete posizionare il pipistrello ad un’altezza di minimo un metro e mezzo da terra per vedere se decolla e riparte.

Talvolta capita anche di trovare in giro dei pipistrelli in inverno, quando in teoria dovrebbero essere in letargo. Succede spesso quando le temperature si alzano troppo precocemente o il freddo tarda ad arrivare.

In questo caso si procede come prima e si chiama il CRAS o i Carabinieri Forestali. Molto probabilmente procederanno con un recupero o vi indicheranno come fargli proseguire il letargo. Solitamente si posiziona la scatola forata in un posto fresco e asciutto, con temperature fra 1 e i 10°C. Se sono disponibili delle cataste di legno che non verranno usate durante l’inverno, è possibile posizionarvi in mezzo il pipistrello. Ma meglio seguire le indicazioni del CRAS.

Ho trovato un pipistrello cucciolo, cosa fare?

Tenete in considerazione il fatto che i cuccioli di pipistrello solitamente nascono fra giugno e luglio e impiegano 4-6 settimane per diventare adulti.

Questo vuol dire che i cuccioli li trovate eventualmente in giro solamente a giugno e luglio. Non è difficile distinguere i piccoli dagli adulti. I cuccioli sono lunghi al massimo 3 cm e sono nudi, al massimo ricoperti di una peluria fine. Gli adulti, invece, sono lunghi 5 cm (anche se dipende dalla specie) e hanno il corpo ricoperto di pelliccia.

Nel caso si notasse a terra un cucciolo e si veda la tana, ecco che lo si può prendere delicatamente indossando un guanto o usando un asciugamano e posizionarlo vicino all’ingresso della tana. Perché i guanti e l’asciugamano? Primo perché sono animali selvatici e dunque possono mordere. Secondo per tutelarsi da eventuali malattie. (LEGGI anche: Sono un veterinario e vi spiego cosa fare e cosa NON fare se si trova un riccio ferito)

Se però il nido non è vicino, non è visibile o è impossibile arrivarci, è possibile provare ad attirare la madre affinché riporti alla tana il piccolo. Posizionate in una zona mediamente alta, magari su un davanzale, un asciugamano. Ovviamente la zona deve essere quella del ritrovamento. Fate pendere leggermente l’asciugamano dal davanzale.

Collocate ora il piccolo sull’asciugamano, evitando che possa cadere di sotto. Il cucciolo richiamerà la madre che arriverà, si appoggerà sull’asciugamano, farà attaccare all’addome il piccolo e lo riporterà a casa.

Cosa fare quando si trova un pipistrello ferito?

Se si trova un pipistrello ferito, dopo averlo collocato in sicurezza in una scatola come visto sopra, potete chiamare il CRAS, la Forestale, il WWF o la Protezione Chirotteri. Seguite poi le loro indicazioni.

Non affrettatevi a cercare di nutrirli a tutta forza soprattutto se non sapete quale sia la gravità della ferita o la malattia che li tiene a terra. Di sicuro, MAI somministrare latte, neanche nei cuccioli, crea gravi gastroenteriti anche mortali.

Al massimo si può somministrare della pappa reale o delle camole della farina. Ma meglio lasciare fare agli esperti.

Pipistrelli in casa, cosa fare?

Cosa fare se un pipistrello entra in casa? Più o meno le stesse cose di quando un uccellino entra in casa. C’è questa fobia sui pipistrelli che si impigliano fra i capelli costringendoti a rasarti a zero, ma ha la stessa validità della teoria secondo la quale i gatti ti rubano il respiro. Sono leggende metropolitane, nulla di più.

Se un pipistrello entra in casa si rimane calmi, non si comincia a gridare e agitarsi, si cerca di chiudere la porta della stanza per evitare che svolazzi ovunque e si spengono le luci (spegnete anche televisioni e radio). Poi si apre la finestra o la porta in modo da dare una via di fuga al povero animale terrorizzato.

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