Se sei giovane e ti senti solo, rischi questo pericoloso effetto collaterale

Secondo una recente ricerca, la solitudine potrebbe aumentare del 56% il rischio di ictus anche nei giovani adulti.

La solitudine non è solo dannosa per la salute mentale, poiché aumenta il rischio di ictus del 56%, secondo la ricerca.

Infatti, le persone di mezza età che riferivano sentimenti di isolamento avevano una probabilità significativamente maggiore di avere un ictus nel decennio successivo.

Secondo lo studio dell’Università di Harvard, coloro che hanno vissuto la solitudine per diversi anni erano quelli maggiormente a rischio.

Gli esperti hanno affermato che la solitudine cronica è una minaccia per la salute pubblica e hanno suggerito che lo screening potrebbe aiutare a identificare coloro che sono in pericolo.

Nel 2023, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato che la solitudine rappresenta una significativa minaccia per la salute globale, collegando i suoi effetti sulla mortalità all’equivalente del fumo di 15 sigarette al giorno.

Lo studio

Ricerche precedenti avevano collegato la solitudine a un rischio più elevato di malattie cardiovascolari, ma i ricercatori hanno affermato che questo nuovo studio è uno dei primi a esaminare i collegamenti specifici con l’ictus nel tempo.

Hanno creato un punteggio sulla solitudine utilizzando i dati di questionari che hanno coinvolto più di 12.000 americani, di età pari o superiore a 50 anni, tra il 2006 e il 2008.

Quattro anni dopo, le stesse domande sono state poste nuovamente alle 8.936 persone rimaste nello studio.

Durante un follow-up fino al 2018, si sono verificati un totale di 1.237 ictus tra tutte le persone intervistate, scendendo a 601 tra coloro che hanno fornito due valutazioni.

Dopo aver controllato fattori come l’isolamento sociale e i sintomi depressivi – strettamente correlati alla solitudine – i ricercatori hanno scoperto che le persone sole all’inizio dello studio avevano un rischio di ictus maggiore del 25% rispetto a quelle non considerate sole.

Secondo i risultati pubblicati su eClinicalMedicine, il rischio è stato maggiore tra coloro che hanno ottenuto punteggi costantemente alti, con una probabilità del 56% maggiore rispetto a coloro che hanno ottenuto punteggi costantemente bassi.

La dottoressa Yenee Soh, ricercatrice associata presso la Harvard TH – Chan School of Public Health e autrice principale, ha dichiarato:

La solitudine è sempre più considerata un importante problema di salute pubblica. Soprattutto se vissuta cronicamente, il nostro studio suggerisce che la solitudine può svolgere un ruolo importante nell’incidenza dell’ictus, che è già una delle principali cause di disabilità a lungo termine e mortalità in tutto il mondo.

Negli anziani, la solitudine è associata a un aumento del 50% del rischio di sviluppare demenza e a un aumento del 30% del rischio di malattia coronarica o ictus, ma si segnala che l’incidenza della solitudine è in aumento anche tra i giovani.

Fonte: Harvard

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