La cicas di Wood sta setacciando una foresta sudafricana con droni e algoritmi di riconoscimento delle immagini per trovare una pianta femmina per aiutarla a riprodursi
La cicas di Wood, nota come “la pianta più sola nel mondo”, è al centro di uno sforzo collettivo per salvaguardare dall’estinzione questa specie vegetale unica. Originaria del Sudafrica, la cicas di Wood (Encephalartos woodii) è l’ultimo individuo conosciuto della sua specie e, essendo di sesso maschile, necessita urgentemente di un partner femminile per riprodursi e perpetuare la sua linea genetica.
La storia di Encephalartos woodii inizia nel 1895, quando è stata scoperta nella foresta di Ngoye da John Medley Wood, un botanico sudafricano. Dal momento della sua scoperta, nessun altro individuo femminile è stato trovato, nonostante vari tentativi di esplorazione della foresta siano stati condotti nel corso degli anni.
Attualmente, la cicas di Wood è custodita e protetta a Pretoria, al sicuro dalle minacce esterne che potrebbero metterne a rischio l’esistenza. Per affrontare la sfida della sua estinzione imminente, il collettivo artistico C-LAB ha adottato un approccio innovativo, combinando arte e scienza per utilizzare droni e algoritmi di riconoscimento delle immagini.
Si sta anche pensando di influenzare il cambio di sesso
All’inizio del 2024 sono stati impiegati droni per mappare dettagliatamente una piccola porzione della foresta di Ngoye, raccogliendo oltre 15.000 fotografie. Queste immagini sono state elaborate da un algoritmo addestrato a riconoscere la cicas di Wood, sperando di individuare altri esemplari nascosti nella densa vegetazione.
Nonostante i risultati iniziali non abbiano ancora portato alla scoperta di un individuo femminile, il processo di ricerca continua con l’obiettivo di esplorare più a fondo la foresta, sfruttando l’avanzamento tecnologico dell’algoritmo che dovrebbe migliorare la precisione nelle successive ricerche.
Parallelamente, C-LAB sta esplorando anche la possibilità di influenzare il cambio di sesso di una delle cicas di Wood presenti nei giardini botanici, un fenomeno osservato in altre specie di cicas di fronte a stimoli ambientali specifici. Questo approccio potrebbe rappresentare un’altra strategia per aumentare le possibilità di riproduzione della specie e salvaguardare la sua diversità genetica.
Il lavoro di ricerca e conservazione condotto da C-LAB offre dunque una speranza tangibile per il futuro della cicas di Wood, cercando di garantire che questa specie sopravviva alle minacce dell’estinzione e continui a prosperare nei suoi habitat naturali.
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Fonte: C-LAB
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