La costruzione di autostrade nelle foreste brasiliane sta distruggendo la connettività degli habitat: nonostante il 40% delle specie di primati del Paese siano a rischio estinzione, i nuovi progetti infrastrutturali non riescono a mitigare gli impatti come la mortalità stradale e la perdita di connettività. Una di queste autostrade, la BR-174, attraversa la foresta amazzonica compreso il territorio indigeno del popolo Waimiri-Atroari
![strada amazzonia](https://www.greenme.it/wp-content/uploads/2024/06/strada_amazzonia.jpg)
@WFN
Sotto si costruiscono strade? E allora perché non realizzare, sopra, dei ponti artificiali che colleghino la chioma degli alberi e permettano ai mammiferi arboricoli di attraversare la strada senza essere investiti dai veicoli?
Accade in Amazzonia, dove la biologa Fernanda Abra – che ha recentemente vinto un Whitley Award, considerato l’ “Oscar della conservazione della natura” – ha avuto una splendida illuminazione: quella di installare, con la collaborazione con il popolo indigieno Waimiri-Atroari, dei ponti artificiali che consentano ai primati di attraversare in sicurezza dall’alto la strada BR-174, che attraversa la foresta amazzonica tra gli stati di Amazonas e Roraima. È nato così il Progetto Reconecta, con la Federal Transportation Agency.
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Le comunità tradizionali sanno esattamente cosa è necessario per proteggere le foreste, racconta Abra, motivo per cui trovare i punti migliori per installare quei ponti con la stretta collaborazione degli indigeni è stata una delle azioni più importanti del progetto Reconecta.
Congratulations to the final #WhitleyAward winner of the night: FERNANDA ABRA!
🇧🇷 Brazil
🐒 Primates
🏆 #WhitleyAward donated by Hempel FoundationFind out more about her project here: https://t.co/liXB4MSaG0#SharedFuture pic.twitter.com/28ZH5EUdlC
— Whitley Fund for Nature (@WhitleyAwards) May 1, 2024
Il contesto e il ruolo fondamentale degli indigeni Waimiri-Atroari
L’Amazzonia è uno dei biomi più importanti della Terra e contiene almeno il 10% della biodiversità di tutto il Pianeta. Tuttavia, è minacciata – tra le altre cose – da una rete stradale in rapida espansione, che porta alla frammentazione dell’habitat, alla mortalità della fauna selvatica e a minacce come il bracconaggio. Ancor più della fauna terrestre, le strade minacciano la sicurezza delle specie di mammiferi strettamente arboree (che vivono sugli alberi) e di alcune specie di mammiferi arboricoli. Con la perdita della connettività della chioma, gli animali scendono dagli alberi e tentano di attraversare le strade, rischiando di essere investiti, oppure rimangono al livello della chioma e soffrono per l’isolamento dal resto della popolazione, che può portare a un declino della diversità genetica.
Quando ha iniziato a progettare Reconecta, Abra aveva in mente tre aree per l’installazione di ponti pensili sulle autostrade.
@Fernanda Abra
@Fernanda Abra
Dopo aver selezionato tre strade, la sua squadra ha trovato un tratto di 125 chilometri della BR-174, che attraversa parte dei 2,3 milioni di ettari di terra abitata dagli indigeni Waimiri-Atroari. È considerata una delle aree meglio conservate del bioma, soprattutto per la governance esemplare del loro territorio ( i Waimiri-Atroari subirono uno storico genocidio durante la dittatura militare, quando il Brasile si stava espandendo verso nord, e 2.650 di loro furono uccisi ).
Quasi 30 anni fa, i Waimiri-Atroari volevano costruire ponti artificiali su questa strada – dice Abra. E i loro sforzi sono così grandi e potenti che ad oggi sono quasi 30 ponti di collegamento forestale naturale sopra la strada.
Nel 2022, dopo aver definito i luoghi e realizzato i ponti artificiali con l’aiuto degli indigeni, Reconecta ne ha installati 30 alti circa 7 metri in effetti. Tutti i ponti sono dotati di due fototrappole, una rivolta verso l’attraversamento per registrare quali animali lo utilizzano e un’altra verso la foresta per osservare quali animali arrivano lì ma decidono di non utilizzarlo.
In questo modo possiamo comprendere i tassi di accettazione e di rifiuto per i nostri ponti pensili, spiega Abra.
Ainda em ritmo do Avistar, a equipe do TG teve a oportunidade de encontrar muitos profissionais ilustres da área ambiental.
Dentre eles, a bióloga Fernanda Abra, que recentemente recebeu o Prêmio Whitley, considerado o Oscar da conservação da natureza.#terradagente #natureza pic.twitter.com/702wflJkpS
— Terra da Gente (@terradagente) May 21, 2024
Con le immagini fornite dalle telecamere, nei primi 10 mesi di monitoraggio sono state documentate otto specie diverse: non solo scimmie come il tamarino dalle mani d’oro e la scimmia scoiattolo comune ( Saimiri sciureus ), ma anche kinkajous ( Potos flavus ), opossum di topo ( Marmosops sp. ), e opossum ( Didelphis sp. ).
Che tutto questo salvi questi magnifici animali!
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