Se avete deciso di prendere un Carlino, occhio che è una razza che può sviluppare parecchie malattie. Effettivamente il Carlino non è una delle razze di cani più robusta, complice forse anche una selezione un po' troppo estrema (come accade con tutti i cani di razze brachicefale)
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Una delle razze di cani più amate in assoluto è il Carlino. Piccolo, adorabile, sempre allegro, affettuoso, ecco che, però, tende a essere una razza non molto robusta dal punto di vista della salute. Tantissime le malattie, sia acquisite che congenite, che il Carlino può sviluppare, complice anche una selezione troppo spinta (come succede spesso per le razze brachicefale)
Le più comuni malattie acquisite dei Carlino
Tantissime sono le malattie acquisite che il nostro Carlino potrebbe sviluppare nel corso della sua vita. Anzi: molto spesso, fra malattie acquisite e congenite, i Carlini tendono a presentare più di un problema alla volta. Come carattere, i Carlini sono dei perfetti cani da compagnia, adatti alla vita in appartamento (non sono cani da lasciare sempre e solo fuori in giardino) e perfetti per chi non ha mai avuto prima cani nella vita, chi ha bambini o per gli anziani.
Il problema, però, è che prendere un Carlino vuol dire che, probabilmente, dal punto di vista della salute (fra esami, visite e medicine), probabilmente sarete costretti a spendere un po’ di più rispetto ad altre razze. Il che, è brutto dirlo, ma dobbiamo essere realisti, è una cosa da tenere in considerazione quando si prende un cane di questa razza. Prendere un Carlino e sperare di vedere il veterinario solo una volta all’anno per la visita annuale di routine e il vaccino, è pura utopia. (LEGGI anche: Inaugurato a Torino il primo ambulatorio veterinario sociale della città)
Comunque sia, ecco alcune delle malattie acquisite che più di frequente vedrete nel Carlino (attenzione: alcune malattie possono essere sia congenite che acquisite, a volte i confini sono un po’ labili):
- dermatiti allergiche e otiti, spesso su base allergica o atopica, quasi sempre con complicazioni legate alla Malassezia
- atopia
- allergie e intolleranze alimentari, con sintomi cutanei o gastroenterici
- intertrigine con dermatite delle pieghe cutanee del muso
- piodermiti e hot spot
- ulcere corneali
- tartaro
- calcolosi vescicale
- colpo di calore
- insufficienza cardiaca da degenerazione valvolare
- rottura del legamento crociato
- ernia del disco
- obesità
- tumori, fra cui soprattutto melanomi del cavo orale e mastocitomi
Malattie congenite del Carlino: le più frequenti
Passiamo ora alle malattie congenite del Carlino, quelle presenti sin dalla nascita (nell’elenco includiamo anche quelle ereditarie). Sono parecchie, alcune sono ereditarie e altre no.
Malattie cardiovascolari
- Stenosi ereditaria del fascio di His
Malattie dermatologiche
- Atopia
- Nevi cutanei
- Demodicosi
Malattie muscoloscheletriche, ortopediche e neurologiche
- Necrosi asettica della testa del femore o Malattia di Legg-Calve-Perthes
- Lussazione congenita della spalla
- Emivertebre
- Rottura del legamento crociato
- Meningoencefalite del Carlino
Malattie oculari
- Entropion
- Distichiasi
- Cheratocongiuntivite secca
- Cheratite pigmentata
- Ulcere corneali
Malattie urogenitali
- Distocia
Considerate poi che tutti i Carlini, chi più chi meno, come tutti i cani di razze brachicefale, poi, soffre della sindrome brachicefala, con vari gradi di sindrome ostruttiva delle vie aeree, stenosi delle narici e paralisi delle corde vocali (avete presente il classico cane dal muso schiacciato che russa? Ecco, la causa è questa sindrome). Oltre al Carlino, vediamo questa sindrome anche nel Bouledogue francese, nel Bulldog inglese, nel Boxer e nelo Shi-tzu, tanto per citare le razze brachicefale più note. In queste razze, e dunque anche nel Carlino, troviamo diverse anomalie anatomiche frutto della selezione che causano:
- stenosi delle narici
- setto nasale corto
- palato molle lungo con pliche ripiegate su se stesse
- macroglossia
- cartilagini aritenoidi laringee troppo flaccide
- deviazione dell’esofago
- stenosi pilorica
- ernia iatale
- atonia del cardias
- reflusso gastroesofageo
- esofago troppo lungo
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