Si nascondono nella sabbia, attenzione: potrebbe esserti capitato di pestare un pesce prete (senza accorgertene)

Occhio a dove metti i piedi al mare. Sul fondale potresti fare un incontro doloroso e calpestare un pesce prete, nascosto tra la sabbia. Ma com'è fatto questo animale? Dove vive? Cosa fare in caso di puntura?

Quanti animali si trovano proprio sotto il nostro naso e ci passano accanto senza neanche accorgercene. Alcuni sono minuscoli, altri, sebbene più grandi, possono camuffarsi magistralmente in ambienti che tutti frequentiamo.

Proprio al mare, potrebbe capitarci di calpestare un pesce nascosto tra la sabbia e non farci caso. Stiamo parlando del pesce prete, Uranoscopus scaber, un esemplare conosciuto anche come lucerna.

La specie è distribuita nell’Atlantico e nel Mediterraneo ed è molto comune lungo tutte le nostre coste. Tuttavia, individuarlo non è semplice. È un pesce di piccole dimensioni che si mimetizza molto bene.

Misura fino ai 30 cm, ha il corpo allungato e di colore bruno con ventre più chiaro. La testa è grossa, la bocca larga e poco rassicurante con quei denti ricurvi. Sui fianchi sono presenti delle strisce più scure.

Il pesce prete vive coperto dalla sabbia fatta eccezione per gli occhi, che sporgono rivolti verso l’alto. Grazie agli occhi, il pesce prete esplora l’area circostante e se ne sta in agguato. In prossimità dei suoi occhi rotondi si celano le sue “armi”.

Sopra la testa, dietro gli occhi, sono presenti delle placche ossee con 2 spine velenose che inoculano veleno quando l’animale viene accidentalmente calpestato. La specie è infatti classificata come velenosa.

Le sue punture non sarebbero da paragonare a quelle della tracina, ma sono comunque fastidiose e possono provocare dolore acuto, arrossamenti e gonfiore. I sintomi variano da persona a persona.

In caso di puntura, si suggerisce di immergere la parte interessata in acqua molto calda per avere un po’ di sollievo e alleviare il dolore. Il suo veleno, come quello della tracina, è termolabile, si altera cioè sotto l’azione del calore.

Sebbene scovarlo sul fondale sia un’impresa, potrebbe trovarsi più vicino a noi di quanto crediamo. Prestiamo sempre attenzione a dove mettiamo i piedi a mare. Potremmo fare incontri non così graditi, da entrambe le parti.

Non vuoi perdere le nostre notizie?

Leggi anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Instagram