L’aria condizionata ci rinfresca, ma sta rendendo le nostre città più calde (ti spiego il paradosso del condizionatore)

Oltre al consumo di energia, le emissioni inquinanti e la presenza di gas refrigeranti all'interno dei condizionatori rendono questi dispositivi responsabili per l'aumento delle temperature in città - come confermato anche da diversi studi

L’estate non è ancora esplosa con il massimo delle temperature, eppure già in moltissimi appartamenti e luoghi di ritrovo si sono accesi i condizionatori per provare a trovare un po’ di refrigerio.

Oltre al consumo energetico innegabile di questi apparecchi pensati per offrire riparo dalle temperature sempre più elevate, c’è un altro “lato oscuro” legato all’uso dei condizionatori, di cui spesso non si è consapevoli ma che è stato confermato anche da studi scientifici.

Accendendo i condizionatori, infatti, non facciamo altro che incrementare i livelli di riscaldamento globale, contribuendo alla crisi climatica. Tutta colpa delle emissioni inquinanti rilasciate dagli impianti di condizionamento dell’aria – fra diossido di carbonio e gas fluorati.

Sulla CO2 non c’è molto da dire: si tratta di un gas serra, ovvero uno dei gas atmosferici che assorbono la radiazione infrarossa emessa dalla Terra, contribuendo a trattenere il calore come fosse una coperta.

L’incremento di CO2 nell’atmosfera – dovuto non solo all’uso dei condizionatori, ma anche ai trasporti, all’utilizzo di fonti energetiche fossili, alla produzione di alimenti di origine animale – potenzia l’effetto serra, intrappolando più calore e provocando un graduale aumento della temperatura media globale.

I gas fluorurati invece (noti anche come F-gas) sono una famiglia di gas artificiali utilizzati in svariati settori industriali – dai frigoriferi ai pannelli isolanti per l’edilizia, dagli estintori agli aerosol ai prodotti per la pulizia industriale.

Offrono un’elevata efficienza di refrigerazione, per questo sono molto utilizzati all’interno degli impianti di condizionamento dell’aria. Tuttavia, gli F-gas sono estremamente inquinanti e pericolosi per l’ambiente.

Hanno una capacità di trattenere il calore nell’atmosfera molto superiore rispetto a quello della CO2: questo significa che contribuiscono al riscaldamento globale in misura maggiore rispetto all’anidride carbonica.

Ma non solo: all’uso dei gas fluorati e ai possibili incidenti connessi a tale uso si connettono anche l’allargamento del buco nell’ozono e un generale peggioramento della qualità dell’aria che respiriamo.

Non sorprende, quindi, che la Commissione Europea si stia impegnando per limitare progressivamente l’utilizzo dei gas fluorurati, incentivando l’adozione di alternative più ecocompatibili.

Usare (meno) i condizionatori per tutelare l’ambiente

Abbiamo visto come i condizionatori abbiano un impatto significativo sull’ambiente, aumentando le emissioni di gas serra e, di conseguenza, le temperature percepite in città.

La soluzione più semplice sarebbe quella di spegnere questi dispositivi e rinunciare del tutto a utilizzarli – ma non sempre è una soluzione praticabile.

E allora, come possiamo goderci un’estate fresca senza gravare eccessivamente sul Pianeta? Ecco alcuni piccoli gesti che possono fare la differenza per un grande risparmio:

  • aumentare di due gradi la temperatura: impostare il termostato a 28°C invece che a 26°C può farci risparmiare fino al 50% sui consumi energetici. Un piccolo sacrificio per un grande beneficio per l’ambiente e per il portafoglio!
  • schermare le finestre: chiudere le persiane quando non siamo in casa, soprattutto quelle esposte a sud e a est, aiuta a ridurre l’ingresso di calore e a mantenere la casa fresca più a lungo – anche senza condizionatore.
  • sfruttare la funzione timer e la modalità “notte”: programmare l’accensione del condizionatore solo nelle ore più calde della giornata e attivare la modalità “notte” durante le ore notturne permette di ottimizzare i consumi e di risparmiare.
  • manutenzione regolare: pulire i filtri dell’aria e le ventole del condizionatore periodicamente (all’inizio della stagione e ogni due settimane circa) garantisce un funzionamento efficiente e riduce i consumi energetici.
  • investire in un buon condizionatore: scegliere un condizionatore di classe energetica alta, come A+++. Sostituire un vecchio modello di classe D con uno di ultima generazione può farci risparmiare fino al 60% sui consumi energetici.
  • trovare alternative al condizionatore: ventilatori da soffitto, tende da sole e piante rampicanti possono aiutare a mantenere la casa fresca in modo naturale, riducendo la necessità di utilizzare il condizionatore.

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