Avvistato orso nel centro di Malé, Val di Sole, nella notte e da subito definito "un pericolo" da chi ha ripreso la scena perché l'animale si trovava fuori dal suo habitat. Ma è davvero un pericolo? Cosa accadrà adesso al plantigrado? Servono urgentemente strumenti di prevenzione
Si muove nel centro abitato nel cuore della notte, cercando un sentiero a lui familiare. Un (altro) orso è stato segnalato nel territorio della Provincia di Trento. Siamo a Malé stavolta, dove il plantigrado è stato avvistato intorno alle ore 02:00.
A registrare la scena il consigliere provinciale Claudio Cia, che si è scagliato contro l’animale definendolo un “pericolo, una potenza letale fuori dal suo habitat”
Il video è stato diffuso con tanto di hashtag #AttenzioneOrso #Pericolo e indirizzato a quelli che il consigliere chiama “animalisti da salotto”, ai quali ricorda che “sotto la pelliccia morbida e il musetto simpatico, l’orso rimane un predatore feroce”, testuali parole.
🚨 ⚠️ Questa notte, verso le 2, un orso si aggirava nel centro abitato di Malé, mentre il paese era in festa. C'era vita ovunque: musica dal vivo, bancarelle e tanti ragazzi per le strade. Ditelo agli animalisti da salotto: fuori dal suo habitat, l'orso è un pericolo, una potenza letale. Sotto la pelliccia morbida e il musetto simpatico, l'orso rimane un predatore feroce. 😱 #AttenzioneOrso #Pericolo #Malé
Posted by Claudio Cia on Saturday, June 15, 2024
Nella serata si era tenuta a Malé una manifestazione di paese con bancarelle, cittadini e tanti bambini in festa per la fine della scuola.
Nessun incontro ravvicinato con l’orso è stato però notificato e nessun episodio pericoloso è accaduto, fortunatamente. Quell’orso così feroce non pareva affatto. Il selvatico sembrava aver perso piuttosto l’orientamento, spingendosi nel comune della Val di Sole.
Non si è fatta attendere la risposta delle organizzazioni animaliste, che ribadiscono come la mancanza di misure di prevenzione non garantisca la sicurezza dei residenti e degli animali selvatici, bensì contribuisca a generare un clima di paura e d’odio verso gli orsi.
I difensori dei diritti degli animali ricordano, inoltre, che proprio il consigliere Cia è stato tra coloro che hanno sostenuto la vergognosa legge trentina per l’abbattimento di fino a 8 pericolosi orsi l’anno.
Ma quest’orso era davvero un pericolo? Basta così poco per essere perseguitato in quanto orso e quindi, come Claudio Cia scrive, predatore feroce? Cosa succederà ora all’animale?
Mitigare il conflitto essere umano-fauna selvatica e lavorare alla convivenza vuol dire mettere in atto strumenti efficaci, educare popolazione ed evitare di disturbare i selvatici. In Abruzzo, proprio per tutelare gli orsi nella stagione riproduttiva, è stato chiuso recentemente un sentiero.
In Trentino si parla continuamente di abbattimento, ma lo ripetiamo ancora e ancora: l’abbattimento non può essere l’unica soluzione valutata. Le misure raccomandate dagli esperti sono di ben altro tipo, ma questo lo sappiamo già.
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Fonte: Claudio Cia/Facebook
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