Ormai non si contano più gli episodi di persone recuperate in alta montagna perché in difficoltà mentre indossavano calzature e abbigliamento non adatti: basta con queste imprudenze che possono costare carissime a noi e allo Stato!
“Il nostro Soccorso Alpino e gli elicotteri gialli della sanità regionale non sono ‘taxi’”: arriva il duro intervento del governatore del Veneto Luca Zaia contro gli improvvisati della montagna. Purtroppo, infatti, ci risiamo. Ancora una volta siamo di fronte ad un episodio simile, con un escursionista soccorso a 2.480 metri sul Lagazuoi dove stava salendo in scarpe da ginnastica.
Un monito che sottolinea nuovamente una problematica crescente: l’imprudenza di molti escursionisti che affrontano la montagna senza la dovuta preparazione e attrezzatura adeguata. Salire in alta quota con scarpe da ginnastica o, peggio ancora, in infradito, non solo mette a rischio la propria vita, ma anche quella dei soccorritori chiamati a intervenire in situazioni di emergenza.
La montagna è un ambiente affascinante ma imprevedibile, dove le condizioni meteo possono cambiare rapidamente, trasformando una tranquilla escursione in una trappola anche mortale. Affrontare i sentieri montani senza un’adeguata preparazione fisica, senza abbigliamento idoneo e senza una pianificazione accurata è un atto di irresponsabilità.
La montagna richiede rispetto e preparazione
Scarpe inadatte possono causare scivolamenti, cadute e gravi infortuni, rendendo necessario l’intervento del Soccorso Alpino. Negli ultimi anni, gli interventi del Soccorso Alpino sono aumentati notevolmente, spesso a causa di escursionisti impreparati.
Solo nell’ultimo mese, i soccorritori del CNSAS hanno effettuato oltre 50 interventi per soccorrere persone che si trovavano in difficoltà a causa della loro imprudenza. Questi soccorsi sono un dispendio di risorse e, come detto, costituiscono un rischio per la vita degli stessi soccorritori che operano in condizioni spesso estreme e pericolose.
È essenziale far leva sulla responsabilità individuale e sulla prudenza, ricordando che la montagna richiede rispetto e preparazione. Questo rispetto si traduce nell’indossare calzature adeguate, nel portare con sé abbigliamento adatto ai cambiamenti climatici e nel conoscere il percorso che si intende affrontare. La preparazione non riguarda solo l’attrezzatura, ma anche la consapevolezza dei propri limiti fisici e delle difficoltà del terreno.
L’imprudenza in montagna ha un costo sociale elevato. Ogni intervento del Soccorso Alpino coinvolge risorse umane e materiali significative, che potrebbero essere destinate a emergenze reali. La fatalità esiste, ma molte delle situazioni critiche in montagna possono essere evitate con una maggiore consapevolezza e preparazione.
Per questi motivi, è fondamentale promuovere una cultura della sicurezza in montagna. Chiunque desideri avventurarsi tra i sentieri montani deve farlo con attenzione, comprendendo che la montagna non perdona l’imprudenza.
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