Spiaggia libera quest’estate? Un vero e proprio miraggio (nonostante l’accesso al mare sia un diritto)

Le spiagge libere sono sempre più contingentate e con accesso su prenotazione e così tanti si vedono costretti a pagare i lidi privati sempre più cari

Quest’estate, andare al mare in Italia senza pagare sembra essere diventato quasi impossibile. Le spiagge libere, un tempo accessibili a tutti, sono infatti sempre più contingentate e richiedono prenotazioni anticipate per evitare il sovraffollamento.

Questo sistema, sebbene possa sembrare organizzato e sicuro, sta limitando il diritto alla fruizione del mare per molti cittadini. Inoltre la pratica illecita di posizionare lettini all’alba sulle spiagge libere attrezzate riduce ulteriormente lo spazio disponibile per chi desidera semplicemente stendere il proprio telo.

Questa situazione spinge molti a rivolgersi ai lidi privati, dove però si scontrano con prezzi in aumento e posti limitati. Ad esempio, i costi per ombrelloni e lettini sono saliti del 5,2% rispetto all’anno precedente, rendendo sempre più oneroso trascorrere una giornata al mare.

Le cosiddette “ore di calma sensoriale”, una nuova offerta che prevede distanziamenti maggiori tra gli ombrelloni e servizi aggiuntivi come massaggi e yoga, sono disponibili solo per chi può permettersi di spendere di più, esacerbando le disuguaglianze.

Tantissime le spiagge accessibili solo a pagamento

Il fenomeno delle spiagge contingentate non riguarda solo le località più esclusive. Da Sestri Levante a Cala Violina, fino alla Baia delle Zagare, molte spiagge in tutta Italia richiedono ora la prenotazione, riducendo la possibilità di accesso libero.

In Sardegna, ad esempio, spiagge come Le Piscine a Cannigione e Cala Luna a Nuoro sono accessibili solo su prenotazione, mentre il vicino Lido 4 Mori beneficia dell’afflusso di bagnanti che preferiscono pagare piuttosto che affrontare le restrizioni delle spiagge libere.

Anche nelle grandi città come Napoli, le limitazioni sono evidenti. Spiagge come quella delle Monache e di Donn’Anna sono ora accessibili solo su prenotazione e restrizioni ulteriori impediscono ai minori di accedere senza accompagnatori adulti.

La pratica del preposizionamento dei lettini sulle spiagge libere e l’affitto abusivo di questi in località come il Cilento, il Salento e Ostia, aggravano ulteriormente la situazione. In questa giungla del caro-lettini, l’accesso libero al mare, un diritto fondamentale, è sempre più un sogno irrealizzabile.

Non vuoi perdere le nostre notizie?

Ti potrebbe interessare anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook