Poche semplici accortezze possono allungare di molto la vita del nostro smartphone e, in particolare, della batteria del dispositivo - a beneficio del nostro portafogli e dell'ambiente
Indice
La batteria è una delle componenti più delicate dello smartphone, che maggiormente risente dell’uso e di pratiche di carica scorrette che, nel lungo periodo, possono danneggiarla in modo irreparabile.
Anche se è possibile sostituire la batteria, possiamo prenderci cura di quella già in dotazione nel nostro smartphone per allungarne la vita il più possibile.
Ecco quattro utili pratiche che possiamo mettere in atto sin da ora, a cui aggiungeremo altri consigli da tenere a mente per un uso sostenibile dello smartphone.
Ricordiamo, infatti, che la produzione di nuovi dispositivi tecnologici ha costi insostenibili in termini ambientali – fra consumo di risorse, emissioni legate alla produzione e al trasporto, smaltimento dei rifiuti.
Quindi riuscire a conservare il nostro smartphone “in salute” per qualche anno in più è un’azione che non va solo a vantaggio del nostro portafogli, ma anche e soprattutto dell’ambiente.
Leggi anche: Sai quanto costa lasciare il caricabatterie attaccato alla presa anche quando non serve?
Non caricare la batteria quando fa troppo caldo
Per evitare di danneggiare la batteria del telefono, è importante non caricarla quando fa troppo caldo: le alte temperature possono compromettere seriamente la salute e la longevità della batteria.
Se ci accorgiamo che la batteria è troppo calda al tatto, inoltre, faremmo bene a staccare il dispositivo dall’alimentazione elettrica.
Allo stesso modo, evitiamo di surriscaldare il telefono (e la batteria) durante le operazioni di carica – magari utilizzando app di editing o giochi.
Preferisci la ricarica lenta
Le batterie agli ioni di litio non soffrono dell’effetto memoria, quindi non è necessario caricarle al 100% o scaricarle completamente – al contrario lasciare il telefono completamente carico o scarico per lungo tempo può danneggiare la capacità della batteria nel lungo periodo.
Per rallentare il deterioramento, è consigliabile mantenere la carica tra l’80% e il 20%, anche durante la prima ricarica. Seguendo questa “regola dell’80-20“, si evita di stressare la batteria con tensioni troppo alte o troppo basse.
Sebbene i produttori di smartphone stiano migliorando i sistemi di ricarica rapida, per evitare un rapido deterioramento della batteria è consigliabile preferire la ricarica lenta quando possibile.
La ricarica rapida aumenta la potenza di erogazione e, di conseguenza, la temperatura della batteria, il che può essere dannoso. Pertanto, è meglio limitare la ricarica rapida alle situazioni di emergenza.
Usa caricabatterie e alimentatori originali
Consiglio scontato, ma non troppo, quello di utilizzare sempre caricabatterie e alimentatori “originali”.
Accessori diversi da quelli forniti dal produttore dello smartphone possono rallentare la ricarica, non caricare adeguatamente la batteria o persino danneggiarla.
App salva-batteria
Sono disponibili sia per Android che IOS diverse app in grado di monitorare lo stato di salute della batteria del nostro telefono e di preservarlo nel tempo e nel modo più efficace
Altri consigli utili
Dopo un certo numero di cicli di carica e scarica completi (solitamente 500), la batteria inizierà a perdere performance, indipendentemente dal modo in cui l’abbiamo trattata.
Tuttavia, anche in questa fase possiamo fare molto per estendere la sua autonomia e ridurre il numero di cicli completi. Ecco altre strategie da tenere a mente:
- preferire il Wi-Fi alla connessione dati, quando possibile
- Evita sbalzi di temperature repentini
- usare impostazioni dello schermo allo scopo di limitare il consumo di energia
- impostare il tema scuro
- usare il dispositivo a una temperatura ambientale che non superi i 35°C
- disattivare l’impostazione di luminosità automatica
- attivare il risparmio energetico.
Non vuoi perdere le nostre notizie ?
- Iscriviti ai nostri canali Whatsapp e Telegram.
- Siamo anche su Google News attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite.
Ti consigliamo anche: