Se prendi il caffè al bar, attenzione a questi dettagli: sono spia di scarsa igiene

Preparare il caffè al bar è un'azione veloce, che richiede pochi secondi. Ma attenzione a non dimenticare essenziali pratiche igieniche!

FONTE: https://www.gamberorosso.it/notizie/bar-regole-caffe/

Il caffè al bar: un modo per dare una sferzata a una mattina troppo assonnata, un momento di relax fra le mille attività quotidiane, il complemento necessario per le chiacchiere con un amico.

Purtroppo però, la fretta di preparare caffè a ciclo continuo porta molti baristi a “dimenticare” pratiche igieniche fondamentali per garantire ai propri clienti standard qualitativi dignitosi.

Come consumatori del caffè, spesso ci troviamo in piedi al banco, di fronte al barista che sta preparando la nostra bevanda.

In questo momento, prestiamo attenzione ai suoi gesti, ripetuti così tante volte da essere diventati automatici: proprio in questi gesti possono nascondersi errori gravi che non soddisfano gli standard igienici come dovrebbero.

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Il purge

Il purge, o flussaggio, è una procedura fondamentale per la pulizia quotidiana della macchina del caffè del bar, che andrebbe fatta prima e dopo ogni utilizzo della macchina ma che spesso, per velocità, viene trascurata.

Questa pratica, oltre a eliminare i residui di caffè macinato, permette di rimuovere eventuali incrostazioni dovute al calcare, garantendo così un caffè denso e cremoso.

Quando siamo al bancone, in attesa del nostro caffè, controlliamo che il barista effettui correttamente il flussaggio, seguendo questi passaggi:

  • sganciare il portafiltro dalla macchina del caffè
  • posizionare un contenitore sotto il gruppo erogatore
  • avviare l’erogazione dell’acqua per 2-3 secondi
  • asciugare il portafiltro con un panno pulito
  • rimontare il portafiltro sulla macchina del caffè.

Il portafiltro

Oltre alla pratica del flussaggio, c’è un’altra accortezza spesso trascurata dai baristi ma fondamentale per una corretta igiene della macchina del caffè: la pulizia del portafiltro.

È importante pulire il portafiltro con un pennello al fine di eliminare tutta la polvere di caffè rimasta dopo ogni uso – e non basta sbattere il portafiltro sul piano di lavoro per essere certi di una pulizia completa.

Il macinacaffè

Un’altra cosa a cui faremmo bene a prestare attenzione è il colore dei contenitori dei chicchi di caffè nella macinacaffè (le cosiddette “campane”): questi contenitori sono trasparenti e dovrebbero esserlo sempre.

Se troviamo al bar un contenitore con aloni giallognoli, ciò è dovuto a una scarsa pulizia dell’oggetto, sulla cui superficie si deposita l’olio contenuto nei chicchi di caffè (che con il tempo diventa rancido).

La lancia vapore

Questo particolare è per tutti gli appassionati del caffè macchiato o schiumato, che viene ottenuto con un accessorio chiamato lancia-vapore e posizionato a lato della macchina del caffè.

Troppo spesso questo accessorio viene lasciato sporco e, utilizzo dopo utilizzo, si ricopre con uno strato biancastro che mette insieme tutte le tracce di latte lasciate dopo ogni uso.

Oltre a essere una dimenticanza disgustosa, questa può rappresentare un rischio per le persone intolleranti al lattosio, che hanno l’accortezza di chiedere un caffè macchiato con bevanda vegetale e si ritrovano comunque esposti al lattosio a causa dell’uso di uno strumento sporco di latte.

Macchie di rossetto

Infine, un classico in cui a tutti è capitato di imbattersi almeno una volta nella vita: l’alone di rossetto sulla tazza che ci viene servita e che dovrebbe essere pulita e sterilizzata.

Purtroppo, il rossetto non sempre viene eliminato dal lavaggio in lavastoviglie (andrebbe strofinato via a mano), ma questo non è una giustificazione per servire il caffè in una tazza già sporca!

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