L'atto finale dell'edizione 2024 del calcio storico fiorentino si terrà il prossimo 15 giugno: scopriamo quest'antica tradizione, ormai simbolo della città di Firenze.
Indice
Il calcio in costume, oggi conosciuto come calcio storico fiorentino, è molto più di una semplice partita: è una celebrazione della storia, della tradizione e della cultura di Firenze.
Questo evento apre una meravigliosa finestra sul passato di un torneo glorioso, simbolo dello spirito fiorentino che continua a vivere nei secoli: ogni anno, Piazza Santa Croce si trasforma in un’arena sabbiosa dove le squadre dei quartieri si sfidano, richiamando migliaia di spettatori, sia locali che turisti provenienti da tutto il mondo.
Le origini del calcio storico fiorentino
Le prime notizie di un’attività eseguita con una palla risalgono ai poemi omerici, dove si narrava come i Greci praticassero uno sport chiamato “Sferomachia“, un gioco a squadre con un pallone ripieno di stracci o di pelle, e non pieno d’aria.
Il carattere virile della competizione, fatto di lotte serrate e continui corpo a corpo su un terreno sabbioso, rese questo gioco popolare, diffondendosi rapidamente anche tra i legionari dell’Impero Romano. Il calcio storico è da molti considerato come il padre del calcio moderno, sebbene in alcuni tratti ricordi molto di più una sorta di rugby con alcune tecniche proprie del pugilato e della lotta libera.
Sebbene non ci siano fonti accertate sull’origine esatta del calcio storico fiorentino, è certo che nella seconda metà del Quattrocento il calcio si era talmente diffuso che i giovani fiorentini lo praticavano frequentemente in ogni strada o piazza della città, anche se la nascita, o rinascita, dell’attuale calcio storico fiorentino avvenne nel maggio del 1930: in occasione del quattrocentenario dall’Assedio di Firenze, su iniziativa del gerarca fascista Alessandro Pavolini, fu organizzato il primo torneo tra i quartieri della città. Da quel momento, il calcio storico fiorentino ha conosciuto una costante crescita di popolarità, diventando con gli anni la manifestazione rievocativa più significativa di Firenze.
Le regole del gioco
Il gioco del calcio storico è arrivato fino ai giorni nostri mantenendo intatto il suo antico fascino e la sua magica atmosfera. Anche quest’anno, Firenze si prepara ad accogliere con grande attesa e fermento le partite del torneo. Come di consueto, le sfide si terranno nella cornice unica di Piazza Santa Croce, allestita con un campo di sabbia pronta ad accogliere i finalisti dei quattro quartieri della città in gara.
Il campo è rettangolare, diviso in due quadrati, e le due squadre sono composte da 27 giocatori ciascuna.
I “calciatori” devono superare lo sbarramento avversario e mandare il pallone nella rete avversaria. Vince chi riesce a fare più punti entro i 50 minuti di gioco. Un errore costa un punto alla squadra che lo commette. Sono ammessi colpi quasi di ogni genere (come pugni, calci e proiezioni) e, alla fazione vincitrice, verrà data in premio una vitella bianca, oggi simbolica, e un “cencio”, un dipinto di un pittore fiorentino.
L’imminente finale del 15 Giugno
L’evento di quest’anno presenta alcune novità significative. Tradizionalmente, la finale si è sempre giocata il 24 giugno, in occasione della festa del Santo Patrono della città, San Giovanni, mentre quest’anno, per evitare un eventuale ballottaggio delle elezioni comunali previsto per sabato 22 e domenica 23 giugno, la finale si disputerà anticipatamente sabato 15 giugno.
Un’altra importante novità riguarda il regolamento del gioco. Mentre le regole per fare punto, utilizzando sia mani che piedi, rimangono invariate, quest’anno non saranno più permesse fasciature alle mani di nessun tipo: tale cambiamento mira a ridurre l’incidenza di infortuni e a rendere il gioco più sicuro per i partecipanti.
Il corteo storico
La manifestazione intrattiene il pubblico non solo con le avvincenti sfide tra squadre, ma anche con il corteo storico che sfilerà alle 17:00 prima della finale. Quest’anno, il corteo vedrà la partecipazione di 700 figuranti in costume, 150 in più rispetto allo scorso anno, che si muoveranno per le vie della città offrendo momenti di allegria e spettacolo. Questo elemento della manifestazione sottolinea l’importanza culturale e storica del calcio storico fiorentino, unendo sport e tradizione in un unico evento.
La passione dei quartieri
Uno degli aspetti più affascinanti del calcio storico fiorentino è la passione e il senso di appartenenza che anima i quartieri della città. Le squadre rappresentano i quattro quartieri storici di Firenze: Santa Croce (gli Azzurri), Santo Spirito (i Bianchi), Santa Maria Novella (i Rossi) e San Giovanni (i Verdi). Ogni partita è una questione di orgoglio e onore per i residenti, e la rivalità tra i quartieri aggiunge un ulteriore livello di intensità e coinvolgimento emotivo.
Il calcio storico fiorentino è un affascinante viaggio nel passato, un modo per toccare con mano una tradizione vivente e per conoscere i più puri valori di Firenze. Nonostante le sue origini antiche, questo sport continua a essere estremamente attuale, capace di far rivivere in tutto e per tutto una bellissima tradizione che persiste da molti secoli.
Partecipare al calcio storico fiorentino significa immergersi in un’esperienza unica, dove la storia si mescola con il presente e dove ogni partita racconta una storia di passione, fatica e gloria. Se avete l’opportunità di essere a Firenze durante questo periodo, non perdete l’occasione di assistere a questo straordinario evento che celebra il cuore e l’anima della città.
Qui di seguito la finale del 2023
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