Svolta per le rinnovabili italiane: la Commissione UE approva il decreto FER2! Ecco per quali impianti sono previsti gli incentivi

Dopo un attesa durata anni, l'Ue ha dato il via libera gli incentivi per l'Italia destinati alle rinnovabili innovative (dall'eolico off-shore al solare termodinamico): cosa prevede il decreto FER2?

Nuova linfa per le rinnovabili in Italia. La Commissione Europea ha da poco approvato l’atteso schema di decreto FER2, che sostiene la realizzazione di impianti di produzione da fonti rinnovabili innovative, ovvero non pienamente mature o con costi elevati di esercizio.

L’obiettivo è ambizioso: si punta a raggiungere una capacità di 4,6 GW entro il 31 dicembre 2028. In questo modo i nuovi incentivi aiuteranno il Bel Paese a svincolarsi gradualmente dall’utilizzo dei combustibili fossili e a favorire la transizione verde, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi del Green Deal europeo.

Le tipologie di impianto interessate

Il decreto FER2, che era stato annunciato nel 2018, promuove sul territorio italiano la costruzione di:

  • impianti eolici off-shore
  • impianti geotermoelettrici a emissioni nulle
  • impianti geotermoelettrici tradizionali
  • impianti alimentati a biomassa e biogas
  • impianti fotovoltaici floating su acque interne e a mare
  • impianti da energia mareomotrice, del moto ondoso e altre forme di energia marina
  • impianti solari termodinamici

Ma come funziona la misura?

L’aiuto assumerà la forma di un contratto differenziale bidirezionale per ogni kWh di energia elettrica prodotta e immessa in rete, e sarà corrisposto per una durata pari alla vita utile degli impianti. – chiarisce la Commissione Ue in una nota –  I progetti saranno selezionati attraverso una procedura di gara trasparente e non discriminatoria, in cui i beneficiari parteciperanno alla tariffa incentivante (il prezzo di esercizio) necessaria per realizzare ogni singolo impianto.

Il prezzo di riferimento dell’energia elettrica sarà calcolato come prezzo zonale orario, ovvero il costo dell’energia elettrica nel momento in cui l’energia viene immessa in rete e nella zona di mercato in cui è situato l’impianto.

Nelle prossime settimane sarà pubblicato il decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Enegetica, con tutte le regole, che renderà  operativa la misura.

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Fonte: Commissione UE/Ministero dell’Ambiente

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