In provincia di Terni esiste l'unico museo italiano dedicato alle mummie: espone ventiquattro corpi, oltre a centinaia di teschi, appartenenti a uomini, donne e bambini vissuti secoli fa e conservati in modo naturale. Scopriamo la loro storia.
Indice
Il Museo delle Mummie di Ferentillo, situato nel comune di Ferentillo, in provincia di Terni, è un luogo affascinante ed unico nel suo genere.
Qui sono perfettamente conservati i corpi di uomini, donne e bambini vissuti in epoche diverse, in un periodo compreso tra il XVII ed il XIX secolo: sono presenti 24 corpi, 10 teste conservate, 270 teschi, oltre a due volatili mummificati. Il fenomeno della mummificazione, che vedremo meglio più avanti, è del tutto naturale ed ha permesso di far giungere a noi porzioni di pelle, barba, capelli, denti, occhi e vestiti del tutto intatti e perfettamente conservati.
La cripta che ospita i corpi mummificati si trova nella Chiesa di Santo Stefano, scoperta che risale alla fine del XIX secolo: da quel momento, il luogo ha acquisito una popolarità sempre maggiore, arrivando ad attirare l’attenzione di studiosi e visitatori, interesse che, dal 1992, ha posto le basi per l’edificazione di un vero e proprio museo, ad oggi tra i più visitati dell’intera regione Umbria.
Cenni storici sul ritrovamento delle mummie di Ferentillo
I corpi mummificati sono stati rinvenuti all’interno della cripta di un’antica chiesa romanica, sulla quale venne edificata la Chiesa di Santo Stefano in epoca Rinascimentale.
La Chiesa di Santo Stefano era il luogo preposto all’inumazione dei defunti della zona di Precetto, almeno fino al 1806, quanto l’editto napoleonico di Saint Cloud “Décret Impérial sur les Sépultures” interruppe la pratica delle sepolture all’interno delle mura cittadine ed istituì i cimiteri al di fuori della città: questo atto portò alla riesumazione dei corpi conservati nella cripta e permise al mondo di conoscere la storia delle mummie di Ferentillo.
Come si è verificato il processo di mummificazione
Abbiamo visto come la scoperta dei corpi, avvenuta nel XIX, secolo, abbia attirato molti studiosi, tra cui il Dott. Carlo Maggiorani ed il Dott. Aliprando Moriggia, fisici dell’Accademia dei Lincei, ed il chimico Vincenzo Latini.
Le analisi sui corpi delinearono come responso l’assoluta spontaneità del fenomeno di mummificazione: non si trattava di un procedimento umano, frutto di un particolare trattamento da riservare al cadavere, ma un fatto del tutto naturale, dovuto all’essiccazione delle parti molli.
I corpi dei defunti erano stato seppelliti direttamente nel terreno (di fatto, vennero rinvenute ben poche bare), e la natura dello stesso, ricco di calcio, calcare ed argilla, insieme alle caratteristiche di un luogo fresco, asciutto e ventilato, avrebbe potenziato la mummificazione, senza dimenticare la presenza di alcuni funghi, anch’essi responsabili, nonché facilitatori, dell’intero processo.
Info utili
Come arrivare
Il Museo delle Mummie si trova in Via della Rocca, nella località di Precetto a Ferentillo, in provincia di Terni, a circa 36 km da San Gemini.
Per raggiungere il museo, è possibile prendere l’autostrada A1 e uscire a Orte, oppure percorrere la superstrada E4 e uscire a Terni. In entrambi i casi, bisogna proseguire sulla strada statale Valnerina.
Orari e giorni di apertura
- Dal 1 aprile al 30 settembre il museo è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.
- Dal 1 ottobre al 31 ottobre il museo è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.
- Dal 1 novembre al 28 febbraio il museo è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17.
- Dal 1 marzo al 31 marzo il museo è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.
Biglietti
Il costo del biglietto per il museo è di 3 euro
Per maggiori informazioni qui: http://www.mummiediferentillo.it/
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