Attenzione alla Vespa velutina! Perché è pericolosa, come riconoscerla e cosa fare se ti punge il calabrone asiatico

Uno degli insetti di cui si parla parecchio al momento è la Vespa velutina. Simile ai nostri calabroni, questa vespa è assai pericolosa (e non solo per via della sua puntura molto dolorosa). Impariamo dunque a riconoscerla in modo da segnalare subito la presenza di un eventuale nido

È l’insetto del momento: stiamo parlando della Vespa velutina. Da più parti si mette in guardia sulla sua pericolosità, per diversi motivi. Non solo perché è molto aggressiva e la sua puntura dolorosa, ma anche perché causa ingenti danni all’agricoltura e alla produzione del miele. Per questo motivo è imperativo imparare a riconoscerla, in modo da poter segnalare subito la presenza di un nido.

Vespa velutina: come riconoscerla?

La Vespa velutina, nota anche come calabrone dalle zampe gialle, vespa asiatica o calabrone asiatico, è un imenottero che fa parte della famiglia Vespidae. Originaria del sud-est asiatico, è assai diffusa in India, Cina, Indocina e Giava. Purtroppo, però, nel 2005 la vespa è stata introdotta per errore anche in Francia e da qui si è diffusa in tutta l’Europa, non risparmiando neanche l’Italia.

Spesso confusa con la Vespa mandarinia (più grande e aggressiva. Il problema è che, in alcuni casi, le regine della Vespa velutina possono arrivare anche a essere lunghe 35 mm), più frequentemente ancora è difficile distinguerla dal calabrone europeo, la Vespa crabro.

Potete provare a distinguerla, però, perché la sottospecie nigrithorax, quella introdotta in Europa, è lunga 30 mm e ha un corpo scuro con una sottile linea gialla sulla parte anteriore dell’addome e una evidente banda giallo-arancione sulla parte posteriore dell’addome, vicino al pungiglione. All’interno di questa linea si intravede un triangolo nero. Le estremità delle zampe, invece, sono gialle.

Per differenziarla dal calabrone europeo, bisogna guardare le dimensioni (la vespa asiatica è un po’ più piccola) e il colore (il calabrone europeo è più chiaro, con a volte sfumature rossicce).

Questa vespa tende a costruire i nidi sugli alberi, sfruttandone le cavità o anche nelle case abbandonate. Più difficile che costruiscano i nidi sottoterra. A differenza di altre vespe, attive la mattina presto o la sera, la velutina è attiva anche di giorno, persino nel pomeriggio.

Calabrone asiatico: è pericoloso?

Sì, la Vespa velutina è pericolosa come tutte le vespe e i calabroni. La sua puntura è molto dolorosa e può causare, nei soggetti predisposti, shock anafilattico. Come tutte le vespe e i calabroni, infatti, anche la velutina ha un pungiglione. Inoltre è più aggressiva rispetto alle api, ma nella media rispetto alle altre vespe europee. Molto più aggressiva e pericolosa è la Vespa mandarinia.

La pericolosità della Vespa velutina è rivolta anche alle altre api. Anzi: è un feroce predatore delle api mellifere, il che danneggia tantissimo alveari, apicoltori e produzione di miele. Ma non solo: predando le api, insetti impollinatori, anche a livello economico questa vespa può causare perdite ingenti nel settore dell’agricoltura.

Cosa fare in caso di puntura di Vespa velutina?

Molte persone soffrono di una vera e propria fobia nei confronti di api, vespe e calabroni. Si parla di apifobia. Il tentativo di fuga da esse spesso si rivela essere controproducente, specie se ci si agita parecchio. Le vespe, infatti, essendo un po’ più aggressive delle api, possono indispettirsi e pungere. Inoltre, a differenza delle api, le vespe non perdono il pungiglione una volta che pungono (motivo per cui le api muoiono dopo la puntura), quindi possono causare punture multiple.

In caso di puntura da vespa velutina, senza shock anafilattico, possono manifestarsi sintomi come:

  • dolore intenso e che persiste a lungo
  • nella zona interessata si sviluppa un processo infiammatorio con edema e arrossamento

Il vero problema, però, è che ci sono molte persone allergiche al veleno delle vespe. In questo caso il rischio è che si sviluppi uno shock anafilattico, potenzialmente mortale in alcuni casi:

  • prurito diffuso
  • orticaria
  • senso di malessere generalizzato
  • gonfiore
  • edema
  • vertigini
  • nausea
  • vomito
  • dolori addominali
  • diarrea
  • stato di confusione mentale
  • difficoltà respiratorie
  • ipotensione
  • collasso
  • perdita di coscienza
  • arresto cardiorespiratorio
  • morte

Cosa fare, dunque? Se vedete vicino a voi una vespa asiatica, cercate di allontanarvi lentamente, in modo da non attirare tutto il resto dell’alveare. Se però siete stati comunque punti, se potete applicate subito del ghiaccio sull’area colpita in modo da ridurre dolore e infiammazione. Se il dolore persiste è possibile assumere anche antistaminici per via orale o utilizzare del cortisone. Tuttavia, onde evitare il fai-da-te, sempre meglio chiedere consiglio al proprio medico o, in caso di sintomi molto gravi, recarsi subito al Pronto Soccorso o chiamare il numero di emergenza 112.

Chi chiamare se si trova un nido di Vespa velutina?

Visti i danni economici che la Vespa velutina può causare, ecco che, per esempio, in Veneto è attivo un apposito piano di sorveglianza. Anche in Toscana è stata creata una rete di allerta, sostenuta dagli stessi apicoltori. Esistono anche dei siti appositi dove segnalare la presenza del nido.

Una volta segnalati alle autorità preposte i nidi, ecco che questi vengono eliminati in modo da cercare di arginare la diffusione di queste vespe. (LEGGI anche: Calabrone asiatico: arriva il drone per eliminare in sicurezza i nidi situati troppo in alto) Gli stessi apicoltori possono essere autorizzati a rimuovere i nidi seguendo le procedure previste, ma solo dopo aver partecipato a corsi di aggiornamenti che indichino le procedure da seguire, come utilizzare le attrezzature necessarie (a volte bisogna usare lunghe aste di carbonio per riuscire a raggiungere i nodi sulle cime degli alberi) e come svolgere tali manovre in sicurezza.

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