A Pompei è stata rinvenuta una stanza tutta dipinta di blu, un Sacrarium con all’interno oggetti sacri e raffigurazioni delle quattro stagioni e delle allegorie dell’agricoltura e della pastorizia
L’ultimo ritrovamento nella Regio IX di Pompei ha svelato una stanza interamente dipinta di blu, un vero e proprio “Sacrarium” che evoca uno spazio sacro dedicato alla conservazione degli oggetti sacri e alle attività rituali. Questa scoperta, avvenuta durante gli scavi in corso, continua a confermare l’infinita ricchezza archeologica di questa antica città romana.
Le pareti affrescate del “Sacrario Blu” sono un vero spettacolo per gli occhi, con figure femminili che adornano le nicchie centrali e laterali. Le raffigurazioni delle quattro stagioni e delle allegorie dell’agricoltura e della pastorizia con simboli come l’aratro e il pedum impreziosiscono ulteriormente l’ambiente, trasmettendo un senso di sacralità e connessione con la natura.
Il colore blu, raramente presente negli affreschi pompeiani, rivela l’importanza e la magnificenza di questo ambiente. È un colore che trasmette serenità, ma anche un senso di mistero e spiritualità, aggiungendo un’ulteriore dimensione alla sua interpretazione come luogo sacro.
All’interno c’era anche una ricca collezione di reperti archeologici
Oltre alle meraviglie artistiche, la stanza ha restituito anche una ricca collezione di reperti archeologici, tra cui quindici anfore da trasporto e un corredo in bronzo con brocche e lucerne. Gli accumuli di materiali edilizi e i gusci di ostriche consumate suggeriscono un’attività intensa e variegata all’interno di questo spazio, confermando la sua importanza all’interno della comunità pompeiana.
Questa nuova scoperta arricchisce ulteriormente la nostra comprensione della vita quotidiana nell’antica Pompei e ci avvicina sempre di più a capire come fossero le pratiche rituali e le credenze spirituali dei suoi abitanti. È un altro tassello prezioso nel puzzle della storia di questa straordinaria città, che continua a sorprenderci con la sua bellezza e la sua complessità.
La stanza, con i suoi 8 metri quadrati, è emersa tra le strutture della porzione meridionale dell’isolato, rivelando un quartiere secondario di una grande domus. L’attività di scavo rientra in un più ampio progetto di messa in sicurezza del fronte perimetrale dell’area scavata e del miglioramento dell’assetto idrogeologico, con l’obiettivo di garantire una tutela più efficace e sostenibile del vasto patrimonio pompeiano.
Lo straordinario ritrovamento è stato documentato in un approfondimento pubblicato sull’e-Journal degli Scavi di Pompei, confermando quanto anticipato nello speciale televisivo “Meraviglie” della RAI, curato e presentato da Alberto Angela.
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Fonte: Pompeii Sites
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