In estate fate molta attenzione ai bruchi delle processionarie. I loro peli sono fortemente urticanti e sono pericolosi per tutti, per cani, gatti e umani. Soprattutto nei cani, che le annusano incuriositi, possono causare gravi infiammazioni e reazioni allergiche, con necrosi e perdita dei tessuti coinvolti
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In tarda primavera ed estate fate attenzione alla processionaria, bruco peloso e urticante pericoloso per il cane, il gatto e l’uomo. Se i nostri animali domestici vengono in contatto con questi bruchi, possono sviluppare sintomi anche molto gravi. La specie maggiormente presente qui in Italia è la Thaumetopoea putyocampa, cioè la processionaria del pino. Ma possiamo imbatterci anche nella Thaumetopoea processionea, cioè la processionaria della quercia.
Il nome così particolare deriva dal fatto che quando le larve si muovono, si dispongono a formare perfette file indiane.
Che cos’è la processionaria?
Di per sé la processionaria è un artropode che fa parte dell’ordine dei lepidotteri, famiglia Notodontidae. I giovani sono larve lunghe 3-4 cm, ricoperte di peli fortemente urticanti. Gli adulti, invece, sono rappresentate da falene dalla durata di vita assai breve (praticamente muoiono pochi giorno dopo essersi trasformate in falene).
Il ciclo vitale delle processionarie
Il ciclo vitale delle varie processionarie è interessante perché ci permette di capire quale sia il periodo di maggior pericolo per i cani e cosa possiamo fare. Partiamo dall’esemplare adulto della processionaria: la falena, dopo una metamorfosi avvenuta sotto terra, emerge dal terreno fra giugno e luglio.
Passa pochissimo tempo e le femmine depongono le uova sull’albero prescelto (quelle del pino sul pino, quelle della quercia sulle querce). Questa fase di deposizione avviene ad agosto inoltrato.
Trascorre un altro mese ed ecco che le uova, deposte tutte insieme in grossi ammassi, si schiudono. Dalle uova emergono le larve di processionaria che sono molto fameliche, nutrendosi delle foglie della pianta su cui sono nate e creando danni alle stesse piante.
Man mano che ci si avvicina all’autunno, solitamente a ottobre, le larve costruiscono il tipico nido a forma di batuffolo gigante di cotone. Qui dentro si ripareranno durante l’inverno. Quando le temperature tornano a risalire ecco che in primavera i bruchi scendono dagli alberi. Questo avviene solitamente a fine aprile, ma a causa dei cambiamenti climatici e del caldo anomalo fuori stagione, potrebbero presentarsi anche prima del tempo.
Una volta scese a terra, si interrano e passano allo stato di crisalide. Dopo qualche mese riemergono come adulti durante la cosiddetta fase di sfarfallamento. Tuttavia a volte sono in grado di rimanere interrate anche per anni.
Sintomi di contatto fra la processionaria e il cane
Ora sappiamo tutto della processionaria, ma perché è così pericolosa per il cane? Prima di tutto: il motivo per cui parliamo sempre del cane quando si parla dei bruchi della processionaria è che il cane, incuriosito, tende ad annusarle e a toccarle di più con le zampe quando si imbatte in esse. Il gatto, invece, più cauto per natura, è un po’ più diffidente. Ma per quanto riguarda i sintomi, tutto quando diciamo del cane vale anche per il gatto.
Il cane solitamente viene in contatto con le processionarie perché le annusa, le lecca, le mette in bocca o le tocca con le zampe. Il guaio è che i peli sono estremamente urticanti e irritanti. Anche un contatto minimo causa una grave reazione allergica e infiammatoria. I sintomi di un contatto con la processionaria dipendono un po’ da come il cane è venuto in contatto con essa.
Se il cane la lecca o la ingerisce possiamo avere:
- scialorrea intensa e marcata
- la lingua diventa gonfia ed edematosa
- edema della glottide
- forte dolore
- nervosismo e aggressività da dolore
- col passare del tempo le aree venute a contatto con la processionaria vanno incontro a fenomeni di necrosi
- vomito anche emorragico
- diarrea anche emorragica
Se il cane inala i peli urticanti dei bruchi (perché i peli sono molto leggeri e possono essere anche trasportati dal vento), ecco che il cane manifesterà come sintomi:
- violenti starnuti
- scolo nasale intenso
- tosse
- difficoltà di respirazione
- edema della glottide
Se il cane, invece, tocca la processionaria con la zampa o i peli dei bruchi vengono a contatto con la cute, possiamo avere:
- forte dolorabilità e prurito
- grave dermatite infiammatoria
- necrosi
Si hanno poi sintomi sistemici:
- febbre
- nervosismo
- abbattimento
- il cane non mangia
- vomito emorragico
- diarrea emorragica
Ribadiamo che il pericolo riguarda solamente i bruchi delle processionarie. Uova, crisalidi e falene adulte sono innocue.
Rimedi e terapia contro le processionarie
Non esiste una terapia specifica o un vaccino contro la processionaria. Prima di tutto, prevenzione: in passeggiata tenete sempre sotto controllo il vostro cane e tenetelo alla larga dalle file di processionarie, prestando particolare attenzione quando passate sotto pini e querce.
Se il cane è venuto a contatto, solitamente accade con la bocca, contattate il veterinario di zona più vicino avvisandolo di quanto accaduto. Nel frattempo sciacquate la bocca del cane con acqua fresca, ma tendendo in considerazione che:
- dovrete usare dei guanti, altrimenti rischiate di venire voi stessi in contatto con i peli urticanti, sviluppando le medesime lesione del cane
- l’acqua deve essere direzionata dall’interno verso l’esterno della bocca, non deve essere fatta ingerire altrimenti rischiate che i peli urticanti finiscano nello stomaco
Starà poi al vostro veterinario prescrivervi adeguata terapia antidolorifica. Ma tenete conto del fatto che le aree venute a contatto con i peli andranno comunque in necrosi. Il che significa che il cane perderà parti della lingua, della cute…
Cosa fare se si incontrano delle processionarie?
Se incontrate delle processionarie, oltre a non far avvicinare i cani, dovete immediatamente contattare i Vigili di zona. La processionaria, infatti, rappresenta un pericolo anche per l’uomo. I Vigili provvederanno poi a chiamare le apposite ditte per la rimozione delle processionarie. (LEGGI anche: 4 consigli naturali (più 1 da evitare) per liberarsi della processionaria del pino)
Questo vale sia se trovate le processionarie a terra, sia che le vediate sugli alberi. E se notate dei nidi, idem come sopra: contattate i Vigili. Se si riescono a debellare i nidi, si evita poi che le processionarie in primavera scendano dagli alberi. Nel caso di giardini privati, l’onere di chiamare le ditte spetta al proprietario di casa.
Cosa NON fare in caso di contatto con le processionarie?
Ci sono poi delle cose da NON fare se incontrate le processionarie:
- non toccarle assolutamente, sono urticanti anche per l’uomo e rischiate gravi lesioni
- non bruciarle: i peli potrebbero svolazzare in giro e finire a contatto con occhi e cute
- inoltre non dovete neanche ignorarle: dove chiamare chi di dovere per risolvere il problema
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