Nuovi studi suggeriscono che i pannelli solari al silicio su pianeti extraterrestri potrebbero costituire una firma tecnologica rilevabile
Se gli alieni esistono, molto probabilmente userebbero l’energia solare proprio come noi. Pensateci: pannelli solari al silicio che ricoprono vaste aree di pianeti lontani, creando firme tecnologiche rilevabili dai nostri telescopi. È una possibilità affascinante e concreta, esplorata da ricercatori della NASA in uno studio recente. Questa insolita ricerca potrebbe rivoluzionare il modo in cui cerchiamo tracce di vita extraterrestre?
L’articolo, intitolato Detectability of Solar Panels as a Technosignature, sarà pubblicato su The Astrophysical Journal. Il primo autore è Ravi Kopparapu del Goddard Space Flight Center della NASA.
Nel loro studio, gli autori valutano la possibilità di rilevare pannelli solari basati sul silicio su un pianeta nella zona abitabile simile alla Terra. Le celle fotovoltaiche al silicio riflettono molta luce nell’ultravioletto, nel visibile e nell’infrarosso vicino, rendendole rilevabili da missioni spaziali come l’Osservatorio dei Mondi Abitabili (HWO). Questa missione cercherà di individuare e fotografare pianeti simili alla Terra in zone abitabili.
Naturalmente, gli autori fanno alcune ipotesi su un’ipotetica civiltà extraterrestre che utilizza l’energia solare. Presumono che utilizzino pannelli solari su larga scala basati sul silicio e che il loro pianeta orbiti attorno a una stella simile al Sole. I pannelli al silicio sono economici da produrre e ben adatti a sfruttare l’energia di una stella simile al Sole.
Difficoltà nel rilevare pannelli solari alieni
Gli autori spiegano che, per generare abbastanza energia per le nostre necessità sulla Terra, solo il 2,4% della superficie terrestre dovrebbe essere coperto da pannelli solari al silicio. Tuttavia, per rilevare una tale copertura su un esopianeta, un telescopio come l’HWO richiederebbe centinaia di ore di osservazione. Anche se un pianeta fosse coperto al 23% da pannelli solari, distinguere la luce del pianeta da quella della stella sarebbe comunque molto difficile.
Inoltre, con l’avanzamento della tecnologia, una civiltà extraterrestre potrebbe coprire meno superficie del suo pianeta per generare la stessa quantità di energia, rendendo ancora più difficile la rilevazione.
Alla fine, è improbabile che pannelli solari basati sul silicio su una superficie planetaria creino una firma tecnologica facilmente rilevabile. Anche con un telescopio avanzato e molte ore di osservazione, distinguere i segnali provenienti da un pianeta con alta copertura di pannelli solari sarebbe estremamente difficile, come spiegato dagli stessi autori:
Scopriamo che, anche con una significativa crescita della popolazione, i bisogni energetici della civiltà umana sarebbero di diversi ordini di grandezza inferiori alla soglia energetica per una civiltà di Tipo I di Kardashev o una sfera di Dyson che raccoglie l’energia di una stella.
Secondo questa teoria, le civiltà avanzate richiedono sempre più energia e alla fine costruiscono strutture enormi per raccogliere tutta l’energia disponibile dalla loro stella. Tuttavia, i risultati di questa ricerca suggeriscono che potremmo non vedere mai una di queste strutture perché non sarebbero necessarie.
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Fonte: The Astrophysical Journal
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