Bonus agricoltura: puoi ottenere fino a 784 euro per ogni ettaro di terreno (i requisiti e come fare domanda)

Il bonus agricoltura offre sostegno finanziario e promuove pratiche agricole sostenibili e di alta qualità. È però essenziale che gli agricoltori rispettino i requisiti e adempiano agli obblighi previsti per poter beneficiare di tali contributi

Il bonus agricoltura rappresenta un importante sostegno per gli agricoltori italiani, offrendo la possibilità di ottenere fino a 784 euro per ogni ettaro di terreno coltivato. Questo incentivo, previsto dalla Politica Agricola Comune (PAC), mira a equiparare il reddito degli agricoltori a quello di altre attività imprenditoriali e a promuovere coltivazioni di alta qualità che rispettino gli obiettivi della PAC.

In particolare, per gli olivicoltori, la PAC offre diverse tipologie di contributi diretti. Tra questi, i titoli base rappresentano il punto di partenza, con valori variabili che devono allinearsi entro il 2026. A questi si aggiunge il pagamento accoppiato, che premia le superfici incluse nei sistemi di qualità e contribuisce a sostenere il reddito e la competitività nel settore.

L’eco-schema 2 e l’eco-schema 5 offrono ulteriori opportunità di finanziamento per gli olivicoltori. L’eco-schema 2 premia l’inerbimento dei terreni e prevede 120 euro a ettaro l’anno, mentre l’eco-schema 5 promuove la presenza di piante di interesse apistico (nettarifere o pollinifere, seminate o spontanee), condividendo l’obiettivo di sostenere la biodiversità e l’ambiente. Questo dà diritto a 250 euro per ettaro di terreno ogni anno.

Quali sono i requisiti per poter accedere al bonus

Attenzione al fatto che durante l’anno non possono essere eseguite operazioni di sfalcio, trinciatura o sfibratura per tutto il periodo dalla germinazione al completamento della fioritura e non possono essere usati diserbanti chimici né prodotti fitosanitari durante la fioritura sia della coltura arborea che della coltura di interesse apistico. Queste regole non si applicano ai fitosanitari nel caso in cui sia necessario contenere, eliminare fitopatie o di parassiti.

Per gli oliveti con un particolare valore paesaggistico e storico, l’eco-schema 3 offre contributi fino a 264 euro per ettaro, con un ulteriore incremento per quelli situati in aree Natura 2000 o Zone Vulnerabili da Nitrati. Questo schema mira a tutelare e preservare gli oliveti tradizionali, promuovendo pratiche di potatura e gestione sostenibili.

Si considerano di valore paesaggistico e storico gli oliveti con una densità inferiore a 300 piante per ettaro (minimo 60) e quelli individuati dalla regione o provincia autonoma competente per territorio, fino a un massimo di quattrocento piante per ettaro.

Tuttavia, per poter accedere a questi contributi diretti, gli agricoltori devono rispettare determinati criteri e adempiere agli obblighi previsti. È fondamentale presentare annualmente la domanda di contributo attraverso gli sportelli regionali, gli uffici territoriali di Agea o i Centri di Assistenza Agraria.

Inoltre si deve effettuare la potatura degli alberi una volta ogni due anni senza bruciare in loco i residui ed è fatto divieto di conversione della coltivazione, infittimento delle coltivazioni e di coltivazioni maggiormente intensive.

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Fonte: Agenzia delle Entrate

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