Dalla quasi estinzione alla rinascita: l’incredibile ritorno dell’insetto stecco di Lord Howe

L'insetto stecco di Lord Howe, considerato uno degli invertebrati più rari al mondo, è stato salvato dall'estinzione grazie agli sforzi congiunti di conservazione dello Zoo di Melbourne e San Diego

Una creatura che non avrebbe mai dovuto esistere è tornata dal baratro dell’estinzione. Sulle mani guantate di Kyle Kassel, custode dello Zoo di San Diego, si muove agilmente l’insetto stecco di Lord Howe, soprannominato “aragosta degli alberi” per le sue dimensioni che possono raggiungere i venti centimetri. Questo piccolo intrepido, una volta dichiarato estinto, è il simbolo di una straordinaria lotta per la sopravvivenza. Come è possibile che un invertebrato considerato il più raro al mondo sia oggi una speranza concreta per la conservazione?

L’insetto stecco di Lord Howe, noto come uno degli invertebrati più rari al mondo, è stato quasi estinto a causa dei ratti introdotti accidentalmente sull’isola nel 1918. Tuttavia, un fortunato ritrovamento su Ball’s Pyramid nel 2001 ha dato il via a un ambizioso programma di conservazione. Lo Zoo di Melbourne, con la sua esperienza nella cura degli invertebrati, ha svolto un ruolo chiave nel salvataggio e nell’allevamento di questi insetti, partendo da due esemplari soprannominati Adamo ed Eva.

Grazie a metodi di allevamento intensivi e alla dedizione del team dello zoo, la popolazione è cresciuta fino a circa 500 esemplari. Nel 2017, è stata introdotta una nuova femmina per aumentare la diversità genetica, e ora anche lo Zoo di San Diego sta contribuendo con successo alla conservazione.

L’importanza della conservazione degli invertebrati e le sfide affrontate

Nonostante ricevano meno attenzione rispetto ai vertebrati, gli invertebrati come gli insetti stecco di Lord Howe svolgono ruoli cruciali negli ecosistemi come impollinatori, predatori e decompositori. Programmi di allevamento in cattività, come quelli condotti a Melbourne e San Diego, sono essenziali per salvare popolazioni in declino e ripristinare le loro funzioni vitali.

Tuttavia, il successo di questi programmi dipende dalla disponibilità di habitat vivibili e dall’accettazione delle comunità locali. La storia dell’insetto stecco di Lord Howe dimostra quanto possa essere impegnativo e delicato il processo di reintroduzione. La rimozione dei ratti dall’isola nel 2019 ha preparato il terreno, ma la reintroduzione richiede un’attenta consultazione con i residenti, molti dei quali non hanno mai vissuto con questi insetti.

Il mantenimento degli insetti in cattività presenta problemi come l’inbreeding e l’evoluzione rapida. Lo Zoo di Melbourne ha osservato cambiamenti evolutivi negli insetti allevati, come la riduzione delle dimensioni degli occhi e del numero di recettori olfattivi, che potrebbero compromettere la loro sopravvivenza in natura. Inoltre, la gestione di centinaia di invertebrati richiede risorse significative, comprese le piante necessarie per nutrirli.

Inoltre, preparare le comunità locali alla reintroduzione è fondamentale. Su Lord Howe, l’educazione della popolazione sui benefici ecologici degli insetti stecco è una priorità per garantire una reintroduzione di successo. Cristina Venables, responsabile ambientale dell’isola, sta lavorando per sensibilizzare gli abitanti e coinvolgerli nella cura degli insetti.

Al loro attuale habitat nello Zoo di San Diego, gli insetti stecco di Lord Howe vivono in condizioni ottimali che replicano il clima della loro isola nativa. Qui, una squadra di 13 custodi si prende cura degli insetti, insieme ad altri invertebrati come tarantole, mantidi e granchi a ferro di cavallo. Questo ambiente controllato ha permesso di raggiungere una popolazione di circa 400 individui, un segno tangibile del successo del programma di conservazione.

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Fonte: NYTimes

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