Melanoma, tutto quello che (forse) non sai ma potrebbe salvarti la vita

In occasione della Giornata Europea della prevenzione del melanoma, riassumiamo le cose più importanti da sapere per prevenire questo e altri tumori della pelle

Il melanoma e altri tumori della pelle sono fonte di seria preoccupazione per la salute pubblica. In occasione della Giornata Europea della prevenzione del melanoma e degli altri tumori della pelle che si celebra oggi, 24 maggio (ma tutto il mese è dedicato in realtà ad iniziative di prevenzione), il Gruppo CIDIMU, che si occupa di diagnosi medica, ha voluto sensibilizzare il pubblico tramite un vademecum dal titolo esplicativo “Salviamo la Pelle”.

Avvalendoci di quanto diffuso dagli esperti e da alcune ricerche scientifiche, scopriamo insieme tutto quello che dovremmo sapere per prevenire il menanoma e gli altri tumori che colpiscono la pelle.

Cosa sono e come si formano i tumori della pelle?

Si parla tanto di melanoma, ma i tumori cutanei comprendono in realtà una vasta gamma di alterazioni della pelle dovute ad una crescita cellulare anormale.

La divisione cellulare, un processo fisiologico comune, avviene infatti regolarmente nei tessuti cutanei, ma nei tumori questa crescita diventa incontrollata a causa di mutazioni nel DNA. Queste mutazioni disturbano l’equilibrio tra la proliferazione cellulare e la morte cellulare programmata, portando alla formazione di tumori. La trasformazione di una cellula normale in una cellula neoplastica coinvolge diverse anomalie genetiche, funzionali e morfologiche.

Da cosa può essere influenzata questa crescita incontrollata? Principalmente dalle radiazioni UV solari e, in misura minore, dall’uso di lampade abbronzanti (il cui utilizzo andrebbe comunque evitato).

I tumori cutanei possono svilupparsi in qualsiasi parte del corpo, ma sono più comuni nelle aree esposte al sole.

Quanto sono diffusi e chi è più a rischio?

Gli esperti sembrano essere ormai certi: l’esposizione alle radiazioni UV è la causa principale dei tumori cutanei. Fattori di maggior rischio includono la pelle chiara, la familiarità con i tumori cutanei, l’età avanzata, il fumo e l’essere di sesso maschile. L’incidenza di questi tumori è purtroppo in aumento, probabilmente a causa della diminuzione dello strato di ozono e dell’aumento dell’esposizione al sole.

Spesso si crede erroneamente che il melanoma colpisca esclusivamente chi ha la pelle chiara, ma non è così. Questo tipo di cancro può manifestarsi anche nelle pelli più scure, e il rischio aumenta in assenza di precauzioni contro i raggi UV.

Conoscere i tipi di tumori e i sintomi associati

Esistono diversi tipi di tumori cutanei, tra cui il melanoma che deriva dalla trasformazione neoplastica dei melanociti, le cellule responsabili della produzione del pigmento protettivo della pelle chiamato melanina, mentre il carcinoma si sviluppa dalla proliferazione incontrollata dei cheratinociti, le cellule più abbondanti nell’epidermide.

I sintomi dei tumori cutanei possono variare, ma spesso includono cambiamenti anomali e persistenti nella pelle. Sebbene raramente causino sintomi nelle fasi iniziali, in fase avanzata possono comparire dolore, prurito o ulcere sanguinanti. I carcinomi, come quelli basocellulari e spinocellulari, si sviluppano tipicamente nelle aree più esposte al sole e possono manifestarsi in diverse forme, come noduli, lesioni piatte o cicatrici che si riaprono.

I melanomi, invece, possono comparire ovunque nel corpo e presentarsi in molteplici modi, come macchie scure con aree di diverso colore o nei che cambiano dimensioni o sanguinano. Il melanoma è particolarmente aggressivo e, se non diagnosticato in tempo, può diffondersi ad altri organi e diventare metastatico.

Alcune tipologie di tumori della pelle provocano dei particolari sintomi su viso e corpo (ne avevamo parlato nel seguente articolo:  Cancro alla pelle: non solo nei e melanoma, i segnali su viso e corpo che nessuno di noi dovrebbe ignorare)

L’importanza di monitorare i nei

Monitorare i nei sulla pelle è di importanza cruciale nella prevenzione dei tumori cutanei. I nei, o nevi, sono aggregazioni di cellule pigmentate che possono subire cambiamenti nel corso del tempo. L’osservazione regolare dei nei consente di individuare precocemente eventuali segni di pericolo, come cambiamenti di forma, dimensione, colore o bordi irregolari. Questi cambiamenti potrebbero indicare la trasformazione di un neo benigno in una lesione potenzialmente cancerosa, come il melanoma.

Il monitoraggio dei nei può quindi consentire una diagnosi precoce e un intervento tempestivo, aumentando significativamente le probabilità di guarigione e riducendo il rischio di complicazioni associate ai tumori cutanei.

Leggi anche: Cancro della pelle: il metodo semplicissimo per capire se un neo sospetto può essere un melanoma

Importanza della prevenzione e dell’auto-esame

Questo è il punto che può fare davvero la differenza, la prevenzione è infatti fondamentale per ridurre il rischio di tumori cutanei. Evitare l’esposizione al sole nelle ore centrali del giorno, indossare protezione solare e controllare regolarmente la propria pelle per individuare eventuali cambiamenti sono pratiche fondamentali.

Erroneamente poi si pensa che il vivere in ambienti dal clima freddo e spesso nuvoloso possa proteggere dalla minaccia dei raggi UV e quindi dal melanoma. Questa convinzione però è infondata, la protezione solare è infatti necessaria ogni volta che ci si espone ai raggi UV, indipendentemente dalle condizioni climatiche.

Leggi anche: Creme solari gratis in spiagge, scuole e parchi: così l’Olanda combatte il melanoma (quando anche in Italia?)

Le visite dermatologiche periodiche sono consigliate, soprattutto per coloro che presentano maggiori fattori di rischio.

Come si diagnostica e cura un tumore della pelle? 

La diagnosi di tumore cutaneo viene confermata attraverso l’esame istologico di una biopsia.

Durante questa procedura, viene prelevata una parte (biopsia incisionale) o l’intera lesione (biopsia escissionale), che viene poi analizzata al microscopio. Lo stadio del tumore indica il grado di diffusione della malattia nel corpo ed è un fattore cruciale per determinare la prognosi e il trattamento da seguire. Comunemente, i tumori cutanei, se rilevati nelle fasi iniziali, possono essere curati completamente, spesso tramite interventi chirurgici o trattamenti locali. La chirurgia rimane di solito la prima opzione di trattamento, con interventi in anestesia locale che possono essere sufficienti per rimuovere completamente il tumore.

Tra le terapie locali disponibili ci sono la crioterapia, la terapia fotodinamica e la radioterapia, che possono essere utilizzate come alternative alla chirurgia, specialmente nei pazienti anziani, per la loro minore invasività. Le terapie sistemiche, come l’immunoterapia, le terapie mirate e la chemioterapia, sono riservate ai casi di tumore cutaneo avanzato e non operabile.

Aumento dei tumori della pelle e crisi climatica

Cosa c’entra la crisi climatica con l’aumento dei tumori della pelle, direte voi. Ebbene c’entra eccome. Le temperature estive sempre più elevate possono infatti aumentare i casi di tumori della pelle potenzialmente mortali: il clima, insomma, è così estremo che il rischio di scottature in futuro aumenterà e con esso anche l’incidenza di melanoma. Ve ne avevamo parlato nel seguente articolo: La crisi climatica sulla nostra pelle! Così il caldo record potrebbe aumentare seriamente il rischio di melanoma e tumori

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