Metà delle foreste di mangrovie del mondo rischia di scomparire entro il 2050 (e la colpa è la nostra)

Più della metà degli ecosistemi di mangrovie del mondo sono a rischio collasso, secondo la prima valutazione globale delle mangrovie dell'Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN)

Il 50% quasi delle foreste di mangrovie del mondo rischia di scomparire entro il 2050 a causa della crisi climatica, della deforestazione e dell’inquinamento.

A dirlo è l’Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn), che stila le liste delle specie minacciate, che per la prima volta ha classificato gli ecosistemi di mangrovie del mondo in 36 diverse regioni (mappa sotto) e ha valutato le minacce e il rischio di collasso in ciascuna regione.

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È emersa la necessità urgente di mettere a punto un piano globale per la conservazione delle mangrovie, ha affermato in un comunicato Grethel Aguilar, direttrice generale della Iucn.

Secondo l’analisi dell’Iucn, il comportamento umano è la causa principale del loro declino e le mangrovie nell’India meridionale, nello Sri Lanka e nelle Maldive sono quelle più a rischio. Inoltre, i sistemi nel Mar Cinese Meridionale, nel Pacifico centrale e nel Triangolo corallino orientale attorno a Malesia, Papua Nuova Guinea e Filippine sono stati classificati come a rischio di estinzione.

mangrovie mondo

@IUCN

Presenti in tutto il pianeta, le mangrovie comprendono dozzine di specie diverse di alberi e arbusti lungo le coste tropicali, che ospitano una vasta gamma di biodiversità. Fungono da vivai per i pesci e sostengono mammiferi diversi come tigri, cani selvatici africani e bradipi.

Gli ecosistemi di mangrovie sono eccezionali nella loro capacità di fornire servizi essenziali alle persone, tra cui la riduzione del rischio di catastrofi costiere, lo stoccaggio e il sequestro del carbonio e il sostegno alla pesca. La loro perdita sarà disastrosa per la natura e per le persone in tutto il mondo, conclude Angela Andrade, presidente della commissione IUCN.

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