Considerati un alimento sano e dietetico, i crackers nascondono molte insidie per i consumatori: ecco come scegliere i prodotti migliori al supermercato
Consumati come spuntino spezza-fame a metà giornata (anche grazie alla loro praticità) e spesso considerati un alimento “sano” e adatto alla dieta, i crackers non sono così salutari come sembrano, e non andrebbero consumati troppo spesso.
Ricchi di sale e di grassi (come per esempio l’olio di palma), questi prodotti contengono inoltre agenti lievitanti chimici e additivi (come gli esaltatori di sapidità) che li rendono tanto appetibili per il palato quanto pericolosi per la salute.
In merito alla quantità di sale contenuta nel prodotto, anche i crackers che presentano la dicitura “senza sale” stampata in bella vista sulla confezione sono in realtà salati – l’unico sale che manca è quello in superficie.
Anche le confezioni che sbandierano l’uso di farine integrali o di grano saraceno sono troppo spesso ingannevoli, e leggendo la lista degli ingredienti (quella non mente mai!) ce ne accorgiamo.
Un prodotto definito “di farro e grano saraceno” contiene in realtà solo un 8% di queste farine e ben un 85% di farina di frumento.
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Insomma, sarebbe meglio evitare l’acquisto e il consumo di crackers industriali, preferendo a essi delle alternative fatte in casa con pochi ingredienti genuini.
Tuttavia, se per mancanza di tempo o per praticità ci troviamo a comprare una confezione di crackers, come orientarci nella scelta al supermercato? Come essere certi di stare scegliendo un prodotto di buona qualità, senza brutte sorprese?
Come scegliere i crackers
Il primo consiglio che vogliamo darvi, per evitare di compiere una scelta sbagliata al supermercato, è quello di non lasciarsi ammaliare da confezioni e slogan accattivanti.
Troppo spesso sulle confezioni dei prodotti industriali campeggiano scritte come “Senza grassi”, “FIT”, “Senza sale” e altre, ma si tratta solitamente di specchietti per le allodole che ingannano i consumatori.
Per scoprire cosa contengono effettivamente i crackers che stiamo acquistando, è necessario andare sempre a fondo leggendo la lista degli ingredienti e la tabella nutrizionale.
Leggendo la lista degli ingredienti possiamo scoprire cose molto interessanti e rivalutare un prodotto che in apparenza ci sembrava privo di insidie – come spiega la nutrizionista Roberta Martinoli:
Ci sono quelli che contengono grassi di origine vegetale e quelli che al contrario sono completamente privi di grassi. Ci sono quelli integrali e quelli che si fregiano immeritatamente di questa dicitura. Spesso infatti la materia di cui sono fratti è farina di grano tenero raffinata (tipo 0) con l’aggiunta di cruschello. In altri casi la farina integrale rappresenta appena la metà dell’impasto.
Ci sono poi i crackers insaporiti al formaggio. Spesso si tratta di un formaggio ottenuto da latte in polvere e quindi di scarsa qualità. Ogni volta poi in cui la lista degli ingredienti si complica accanto al sale compaiono anche gli zuccheri e spesso nei crackers più lavorati troviamo l’onnipresente sciroppo di glucosio-fruttosio.
Insomma, la lista degli ingredienti deve rappresentare il nostro principale criterio di scelta nell’acquisto dei crackers – ecco come:
- se scegliamo di acquistare crackers integrali, assicuriamoci che contengano davvero farina integrale e non farina raffinata mista a cruschello
- evitiamo crackers contenenti grassi nell’impasto
- preferiamo un prodotto realizzato con lievito naturale
- infine, facciamo attenzione a che i nostri crackers non contengano sciroppo di glucosio-fruttosio né farine maltate, la cui presenza nell’impasto è spiegata ancora dalla nutrizionista Roberta Martinoli:
I chicchi del cereale vengono fatti macerare a contatto con l’acqua, quindi vengono posti in apposite camere di germinazione e infine vengono fatti essiccare. Durante la germinazione avviene la conversione dell’amido in molecole più semplici (maltosio e destrosio) ad opera di due enzimi, la beta e l’alfa-amilasi. I lieviti crescono utilizzando questi zuccheri come substrato nutritivo.
Quindi le farine maltate vengono previste nell’impasto per un’esigenza dell’industria alimentare. Sarà così possibile ottenere un prodotto più friabile perché meglio lievitato. Gli zuccheri che residuano nell’impasto perché non sono stati consumati dai lieviti caramelizzano in cottura consentendo l’ottenimento di un prodotto più colorato e saporito.
Il nostro consiglio
Insomma, anche per quanto riguarda i crackers, vi consigliamo quando possibile l’autoproduzione. Preparare in casa crackers gustosi e sani è semplice e veloce, e i vantaggi indubbiamente sono molti:
- avremo un prodotto sempre fresco e friabile
- avremo il pieno controllo sugli ingredienti utilizzati (a partire dalla farina)
- potremo ridurre (o eliminare) il contenuto di sale e di grassi nel prodotto.
Ecco qualche ricetta per cominciare:
- Quando ho voglia di cracker preparo questa ricetta velocissima e aggiungo anche un po’ di curcuma
- Cracker fatti in casa: 10 ricette homemade (più una)
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