Questo vino è una perla enogastronomica della sua regione, ma anche un tesoro vero e proprio con il suo prezzo da capogiro. Non indovinerai mai quanto costa
Lo chiamano il “re dei vini” ma anche il “vino dei re” e per avere un simile appellativo vi è più di un semplice motivo. Il Barolo è una delle eccellenze della viticoltura piemontese e italiana, un vino elegante, possente, persistente, dal bouquet ampio.
Per mettere le mani sulle annate migliori di questo fiori all’occhiello della nostra produzione si spendono cifre folli, molto di più di quanto si possa credere. Se avete qualche sospetto, vi basterà guardare il prezzo di una bottiglia di Barolo Monfortino Riserva Conterno 2010.
Specifichiamo trattarsi di una Jéroboam ossia una bottiglia di dispendioso nettare degli dei con capienza 3 litri, corrispondente a 4 bottiglie normali. Questo tesoro ha un prezzo di vendita superiore ai 15.000 euro, 16.000 per la precisione in vendita sui siti di enoteche.
Con un investimento di 16.000 euro si potrà acquistare un vino da collezione che ora ha ben 14 anni. L’invecchiamento è proprio una delle caratteristiche di questo vino e del suo vitigno, il nebbiolo.
Il Barolo è infatti ottenuto esclusivamente da uve nebbiolo, vitigno pregiato e fedele narratore del suo territorio.
Il disciplinare di produzione del Barolo DOCG stabilisce che il vino deve essere sottoposto a un periodo minimo di invecchiamento di 38 mesi, di cui 18 in legno. I mesi diventano almeno 62, di cui sempre 18 in legno per il Barolo riserva.
Intenso, dal gusto pieno e armonico, il Barolo è un viaggio per le papille gustative. Nel caso del Barolo Monfortino Riserva Conterno 2010 un viaggio molto costoso da abbinare a primi piatti a base di tartufo, secondi piatti importanti; sempre che si abbia intenzione di stappare la bottiglia.
Un vino di questo pregio è da conservare molto gelosamente, altro che in cassaforte.
Non vuoi perdere le nostre notizie?
- Iscriviti ai nostri canali Whatsapp e Telegram
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite
Fonte: Enoteca Properzio
Leggi anche:
- Tappi a vite al posto del sughero: così cambia anche il packaging del vino in nome della sostenibilità
- Inaugurato nel cuore dell’Umbria il Museo del sagrantino tra storia e cultura del suo vitigno principe
- Sono questi i vini più buoni del mondo (e 16 sono italiani), la lista stilata da 30 sommelier internazionali