No, Ministro Lollobrigida, l’uomo NON è “l’unico essere vivente senziente” e ti spiego perché

Il Ministro dell’Agricoltura Lollobrigida ha dichiarato che l’essere umano è l’unico essere vivente senziente, in grado di analizzare dati scientifici ed è in bioregolatore, purtroppo però le scelte politiche europee, le evidenze scientifiche e le conseguenze dell’impatto dell’uomo sulla natura dimostrano che si sbaglia

In occasione della Conferenza programmatica “L’Italia cambia l’Europa, Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, ha dichiarato che l’essere umano è l’unico essere vivente senziente ed è un bioregolatore: ecco perché si sbaglia.

Perché l’essere umano non è l’unico animale senziente

L’essere umano non è l’unico essere vivente senziente, cioè dotato di sensibilità.

Lo hanno stabilito i francesi da poco, così come altri Paesi europei per i quali, nel codice civile, gli animali vengono riconosciuti come esseri viventi dotati di sensibilità.

Per noi sono ancora “beni mobili”, tipo le scarpe.

E forse Lollobrigida non conosce l’articolo 13 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea che, nell’ambito della tutela del benessere animale, dichiara che gli animali sono esseri senzienti.

Questo modifica l’approccio giuridico nei confronti degli animali e, soprattutto, dei loro maltrattori.

Studi scientifici, coscienza e animali non umani

Se le decisioni politiche non sono sufficienti per Lollobrigida, che parla anche di capacità dell’uomo di analizzare dati scientifici, allora forse possono tornargli utili le molte ricerche scientifiche che studiano la coscienza negli animali.

Solo pochi giorni fa un gruppo di scienziati ha firmato la Dichiarazione di New York che conferma la possibilità che gli animali siano dotati di coscienza, compresi gli insetti, che consideriamo meno capaci di provare emozioni ed essere coscienti di sé stessi.

Cos’è la coscienza

Dizionario alla mano: “La facoltà immediata di avvertire, comprendere, valutare i fatti che si verificano nella sfera dell’esperienza individuale o si prospettano in un futuro più o meno vicino”.

Gli scienziati spiegano inoltre che gli animali annusano, toccano, assaggiano, hanno paura e sono felici, solo che a noi non possono dirlo perché…. non parlano!

Come si prova la coscienza in un animale non umano?

In questi anni, gli scienziati hanno eseguito moltissimi esperimenti per cercare di individuare la coscienza negli animali non umani, ecco alcuni esempi:

  • Scimpanzé, elefanti asiatici e pesci pulitori con un adesivo applicato sul corpo e messi di fronte ad uno specchio mostrano curiosità e tendano di rimuoverselo.
  • I corvi sono in grado di comprendere concetti astratti e stabilire nessi causali tra oggetti.
  • Posti di fronte a due scatole, i polpi scelgono di entrare dove ricevono un anestetico e non dove ricevono uno stimolo doloroso.
  • I moscerini della frutta entrano in fase REM come noi quando dormono, cioè sognano.

Tutti questi esperimenti aiutano ad indicare che questi animali potrebbero avere coscienza e sensibilità ed è necessario investire su altri studi per capire come intervenire sullo sfruttamento animale.

La crisi della pesca e l’uomo bioregolatore

Quello della pesca è oggi un settore in crisi che paga anni di attività intensive per questo adesso sono necessarie regole stringenti per ripopolare il mare altrimenti, dati scientifici alla mano, entro il 2048 non avremo più pesci di cui ci nutriamo.

Siamo infatti la causa dell’estinzione di 680 specie animali terresti e non e, per colpa nostra, 1 milione sono a rischio e potrebbero scomparire entro pochi decenni.

@greenme_it

L’essere umano è davvero l’unico essere senziente? Secondo il Ministro dell’Agricultura Francesco Lollobrigida sì, ma vi spieghiamo perché le cose non stanno proprio così. . . . #animali #esseriumani #esserisenzienti #ministrodellagricultura #lollobrigida

♬ suono originale – greenMe

Quindi l’essere umano è un bioregolatore, sì, ma non in senso positivo.

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