Dalle radici all’olio di Marula: così le donne guidano la rivoluzione dell’economia solidale in Namibia

Il mercato di uno degli oli naturali più antichi è capace di generare allo stesso tempo reddito e benefici per le comunità rurali in Africa meridionale. Un circolo prezioso che parte dal commercio equo solidale e dà speranza, anche, a migliaia di donne

L’olio di marula è un dono dell’Africa e di 5mila donne. È il dono del lavoro di una comunità che ha saputo intrecciare tradizione e innovazione, con lo scopo unico e necessario di migliorare la vita di tante famiglie e preservare l’ambiente, passando per il riscatto concreto e un lavoro tutto al femminile.

Siamo in Namibia, in quella parte del sud dell’Africa dove le popolazioni indigene devono costantemente lottare per vedersi riconosciuti i loro diritti (anche da parte dei vari governi) e dove in molti ambiti le donne subiscono, tra le altre cose, ancora enormi divari retributivi o un negato accesso ai beni, compresa la terra.

Ma proprio grazie a quella terra possono, le donne, trovare anche qualche forma di riscatto, una riabilitazione che consenta loro di stare nel mondo senza doversi sentire uno scarto della società. Un processo lungo che vede proprio nell’albero di marula, da cui il dono dell’olio, uno dei tanti protagonisti.

Pianta millenaria che ha acquisito un valore commerciale significativo da quando i suoi frutti sono entrati nel commercio locale, regionale e poi anche internazionale dell’Africa meridionale, l’albero di marula è considerato il re degli alberi africani per la sua resistenza alla siccità e per le preziose risorse offerte dalle foglie, dalla corteccia, dallo stelo e dai frutti.

E ora anche per il lavoro che fornisce alle donne.

Il commercio equo solidale dell’olio di marula

olio di marula vegamour

Scientificamente chiamati Sclerocarya birrea, gli alberi di marula crescono allo stato brado e, per legge, sono di proprietà delle popolazioni che vivono nelle vicinanze. Le donne locali, riunite in gruppi di lavoro, ne raccolgono i frutti: quando giungono a maturazione completa, quei frutti vengono raccolti e sbucciati per estrarne la polpa, utilizzata a fini alimentari, mentre i noccioli vengono lavati ed essiccati per la successiva decorticazione. I ritrovamenti archeologici mostrano che i suoi frutti e le sue noci sono stati un pilastro della dieta locale da almeno 10mila anni.

Oggi, è Southern Botanica – il più grande produttore al mondo di olio di marula di qualità farmaceutica spremuto a freddo – a rendere il versatile frutto della marula la base di una fiorente economia locale che soddisfa i bisogni delle popolazioni indigene. Nello specifico, Southern Botanica fornisce lavoro del commercio equo e solidale a circa 5.000 donne che raccolgono la noce di marula e la decorticano estraendo i gherigli (tutte le donne vengono poi pagate individualmente e il prezzo è negoziato ogni anno all’interno dei Gruppi di lavoro).

Un circolo perfetto di un prodotto fatto in collaborazione con il commercio equo e solidale con piccole e medie imprese africane indipendenti di proprietà femminile e con migliaia di donne emancipate. Un sogno che si avvera e che potrebbe essere un seme dal quale generare una pianta di uguali diritti.

Gli alberi di marula, inoltre, sono autoctoni e non vengono coltivati ​​in frutteti, che potrebbero rapidamente impoverire il suolo. Inoltre, la marula viene raccolta in natura, senza l’uso di prodotti chimici agricoli come fertilizzanti sintetici o pesticidi.

Perché il commercio equo e solidale è così prezioso

Ecco una semplice equazione per aiutarci a capire perché questa pratica è così necessaria: si inizia con un boschetto maturo e produttivo di 100 alberi di marula. Southern Botanica impiega 200 donne per raccogliere i frutti caduti da quei 100 alberi, pari a quattro barili di olio di marula per l’esportazione.

La capacità di guadagnare un salario dignitoso sostenibile, in modo rispettoso, offre un modello promettente per il popolo della Namibia e di molti altri Paesi che ora rivendicano il loro posto sulla tavola economica globale.

Le proprietà dell’olio di marula

L’olio di marula è ricco di:

  • Aminoacidi: L-arginina e acido glutammico, con proprierà antiage e idratanti
  • Acidi grassi come l’acido palmitico, stearico, oleico e miristico, con benefici emollienti e idratanti
  • Antiossidanti come i composti fenolici della vitamina E e C, che combattono i radicali liberi e possono prevenire i danni alla pelle causati da raggi UV e inquinamento atmosferico

Tutte ragioni per cui l’olio di marula è considerato il trattamento perfetto per la pelle, ma anche per i capelli e le unghie per le sue proprietà idratanti e anti-età.

Ma l’uso della marula ha origini antichissime e il suo ciclo è legato a tradizioni ancestrali: agni anno a febbraio, gli anziani del villaggio e i guaritori tradizionali si riuniscono per benedire il frutto che stanno per raccogliere. Quindi, prima dell’alba, i guaritori prendono posto sotto gli alberi e iniziano l’offerta con tamburi e canti, ringraziando gli antenati per l’abbondante marula vivificante.

La corteccia dell’albero è stata a lungo utilizzata per realizzare corde e tinture. Viene anche bollita e usata come antistaminico e come prevenzione e trattamento per la malaria e la dissenteria. Inoltre, le foglie verdi vengono utilizzate per alleviare l’infiammazione di graffi, ustioni e morsi di ragno oppure vengono anche masticate per alleviare il bruciore di stomaco.

Il frutto, succoso e aspro, è ricco di vitamina C, sia consumato crudo che cotto, e viene utilizzato per marmellate, gelatine e succhi e viene fermentato per produrre birra e liquori. Anche la buccia del frutto viene bruciata per creare una bevanda dal sapore intenso, simile al caffè. Infine, le bucce vengono utilizzate anche come compost, producendo terreno ricco per gli orti. Il guscio della noce viene bruciato come combustibile per cucinare.

Olio di marula una carezza per i capelli

Un brand di Southern Botanica è Vegamour, i cui prodotti sono a base di olio di nocciolo di albero di marula raccolto in modo sostenibile, non raffinato al 100% e senza additivi.

Oltre che etica, visto l’impiego che c’è dietro di migliaia di donne, scegliere questo brand significa anche fare una scelta green e sostenibile.

Creato soprattutto con prodotti per la cura dei capelli, Vegamour si è poi dedicata anche a una serie favolosa di prodotti vegani per il benessere delle ciglia e delle sopracciglia, mirando alla qualità delle materie prime e alla riduzione dell’impatto ambientale.

Nata dall’intuizione di Dan Hodgdon, discendente da una stirpe di allevatori del New England e abituato da sempreo a osservare la relazione tra gli organismi viventi e l’ambiente circostante, Vegamour unisce così la ricerca scientifica su ogni singolo elemento alla conoscenza delle virtù delle piante, a partire proprio dai fantastici alberi di marula, per realizzare una linea di prodotti in grado di favorire benessere  totale promuovendo un approccio olistico.

Shampoo, balsami, schiume, sieri, integratori: tutti i prodotti Vegamour sono 100% vegani e cruelty-free, contengono preziosi fitoattivi privi di OGM, parabeni, ftalati, solfati, siliconi, oli minerali, glutine e fragranze sintetiche.

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