“Se sei disabile devi stare a casa”: la denuncia di Giulia Lamarca sull’odissea del parcheggio al Salone del Mobile

Giulia Lamarca, influencer disabile, ha raccontato l’odissea vissuta nel parcheggio di Rho Fiera perché i parcheggiatori le hanno impedito di posteggiare nonostante ci fossero posti liberi. Uno di loro l’ha anche aggredita verbalmente

Quello che è successo a Giulia Lamarca mentre cercava parcheggio a Milano in zona Rho Fiera è un triste esempio di discriminazione e mancanza di sensibilità verso le persone con disabilità. Influencer disabile a causa di un incidente in scooter all’età di 18 anni e psicologa di Torino, Giulia è nota per postare e sensibilizzare sui social la sua vita.

Dotata del tagliandino che le permette l’accesso ai posti riservati, Giulia ha dovuto affrontare un’ora e mezza di ricerca infruttuosa durante il Salone del Mobile, con addetti ai parcheggi che continuavano a negarle l’accesso nonostante la presenza di posti disabili liberi.

La situazione è diventata ancora più inaccettabile quando, dopo aver indicato gli spazi liberi, Giulia e il marito Andrea hanno subito aggressioni verbali da parte dell’addetto al parcheggio, che ha rifiutato di farli entrare e ha ignorato la loro evidente necessità.

Questo comportamento discriminatorio è del tutto inaccettabile e dimostra una grave mancanza di empatia e rispetto per le persone con disabilità. Le parole sono state infatti estremamente violente, come documentato in un video diventato virale in cui si sente l’addetto dirle:

Voi persone con disabilità dovete stare a casa, se siete malati non venite qui.

Ancora tantissimo deve essere fatto per la vera inclusione

Alla fine solo al quinto tentativo e col quinto parcheggiatore, Giulia è riuscita a posteggiare. Ciò che rende ancora più sconcertante questa situazione è il fatto che si sia verificata in una delle fiere più importanti di Milano, un luogo che dovrebbe essere aperto e accessibile a tutti, incluso chi ha bisogni speciali.

Il fatto che una struttura del genere non sia stata in grado di accogliere adeguatamente Giulia e altri visitatori con disabilità è un segno allarmante di quanto ancora debba essere fatto per garantire l’accessibilità e l’inclusione per tutti.

Purtroppo la storia di Giulia non è solo un caso isolato, ma riflette una realtà diffusa in cui le persone con disabilità continuano a incontrare ostacoli e discriminazioni nella vita di tutti i giorni. Proprio per far sì che prima o poi tutto ciò finisca, è importante denunciare e condannare questi comportamenti, così come promuovere una maggiore sensibilizzazione e formazione per creare ambienti più inclusivi e accoglienti per tutti.

Ogni individuo ha il diritto di essere trattato con dignità e rispetto, e situazioni come quella vissuta da Giulia Lamarca ci ricordano quanto ci sia fondamentale continuare a lottare per i diritti e la dignità di tutte le persone, senza eccezioni.

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