Usi spray nasali? Devi leggere assolutamente le controindicazioni di efedrina e pseudoefedrina

Il Consiglio dei ministri ha ratificato un decreto che inserisce i farmaci contenenti efedrina o pseudoefedrina, inclusi numerosi spray nasali, nell'elenco delle sostanze "precursori della droga", a causa dei rischi già segnalati per la salute, come gli ictus. Inoltre, è stato presentato un piano di prevenzione per contrastare l'abuso di Fentanyl e altri oppioidi sintetici.

Il documento enfatizza che i medicinali e i prodotti veterinari contenenti efedrina o pseudoefedrina sono stati inclusi nell’elenco delle sostanze soggette all’obbligo di autorizzazione per l’esportazione verso Paesi al di fuori dell’Unione Europea.

Questo amplia le sanzioni penali anche per l’esportazione di tali sostanze verso Paesi extra-UE non autorizzati dalle autorità italiane. In altre parole, queste sostanze vengono classificate come “precursori della droga“, con l’intento di spingere i produttori a optare per principi attivi meno rischiosi per la salute.

Rischi legati all’uso di pseudoefedrina

Nel febbraio scorso, l’Agenzia italiana del farmaco ha emesso una nota sui pericoli legati all’uso di spray nasali contenenti pseudoefedrina. Si sono verificati casi di sindrome da encefalopatia posteriore reversibile (Pres) e sindrome da vasocostrizione cerebrale reversibile (Rvs), gravi condizioni che coinvolgono i vasi sanguigni cerebrali, associati all’uso di farmaci contenenti pseudoefedrina.

Questi farmaci sono sconsigliati per pazienti con ipertensione grave o non controllata, malattie renali acute o croniche, poiché aumentano il rischio di encefalopatia posteriore reversibile o sindrome da vasocostrizione cerebrale reversibile.

I sintomi includono mal di testa improvviso e intenso o mal di testa a tuono, nausea, vomito, confusione, convulsioni e/o disturbi visivi.

Infatti, come si legge sul sito dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) è stata pubblicata una nota informativa riguardante i medicinali contenenti pseudoefedrina. Ecco ciò che si legge nella nota:

Sono stati segnalati alcuni casi di sindrome da encefalopatia posteriore reversibile (PRES) e di sindrome da vasocostrizione cerebrale reversibile (RCVS) con l’uso di medicinali contenenti pseudoefedrina.

Tali medicinali sono controindicati nei pazienti con ipertensione grave o non controllata, o con malattia renale o insufficienza renale acuta o cronica, poiché queste condizioni aumentano i rischi di PRES o RCVS. I sintomi della PRES e della RCVS comprendono mal di testa improvviso e intenso o mal di testa a rombo di tuono, nausea, vomito, confusione, convulsioni e/o disturbi visivi. I pazienti devono essere informati sulla necessità di interrompere immediatamente l’uso di questi medicinali e di cercare assistenza medica se sviluppano segni o sintomi di PRES o RCVS.

Inoltre, l’AIFA ha sottolineato che la PRES può presentarsi con una vasta gamma di sintomi neurologici improvvisi, come mal di testa, alterazioni dello stato mentale, convulsioni, problemi visivi e/o deficit neurologici focali. Di solito i sintomi iniziano in modo acuto o subacuto (in poche ore o giorni). La PRES tende a essere reversibile; i sintomi di solito scompaiono entro pochi giorni o settimane con la riduzione della pressione sanguigna e la sospensione dei farmaci che ne sono causa.

La RCVS, invece, comunemente si manifesta con un’intensa cefalea a “rombo di tuono” (dolore intenso con picco in pochi secondi), di solito bilaterale, con un inizio nella parte posteriore della testa seguito da un dolore diffuso spesso accompagnato da nausea, vomito, fotofobia e fonofobia. In alcuni pazienti possono verificarsi deficit focali transitori. Le principali complicazioni della sindrome includono ictus ischemico ed emorragico.

La stretta del governo

Il Consiglio dei Ministri, su iniziativa di Raffaele Fitto, Ministro per gli Affari Europei, le Politiche di Coesione e il Pnrr, e di Carlo Nordio, Ministro della Giustizia, ha dato il via libera preliminare, lunedì 11 marzo, a un decreto legislativo che si allinea alla normativa sanzionatoria del Testo Unico sulle droghe e le sostanze psicotrope, includendo aspetti di prevenzione e riabilitazione della tossicodipendenza. Il decreto prevede un inasprimento delle norme per i medicinali e i prodotti veterinari contenenti efedrina, inclusi quelli da banco, specialmente per le autorizzazioni all’esportazione.

Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube

Ti potrebbe interessare:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook