Gli scienziati hanno capito perché rimaniamo cosi affascinati (e ossessionati) di fronte a un’eclissi

Le eclissi, come quella appena osservata, sono un momento in cui l'umanità si unisce nell'ammirare un fenomeno che trascende i confini terrestri

Attesa da anni, ieri finalmente si è verificata l’eclissi totale di Sole – ovvero quel fenomeno astronomico per cui, anche se solo per pochi minuti, la Luna si è frapposta fra il nostro punto di osservazione e la stella al centro della galassia.

Si tratta di un fenomeno raro e misterioso, quello delle eclissi, che da sempre attira su di sé l’attenzione di tutto il mondo – oltre che teorie bislacche e complottistiche sul significato sottinteso di questi eventi astronomici.

Esistono nel mondo (e non sono pochi!) veri e propri “cacciatori di eclissi” che hanno fatto dell’osservazione di questi fenomeni astronomici la loro missione di vita e che investono energie e risorse per assistere a eclissi in ogni angolo del globo.

Ma perché siamo tanto affascinati dalle eclissi, tanto che questi eventi si trasformano ogni volta in un momento di osservazione che attira frotte di proseliti? E soprattutto, perché la nostra reazione al fenomeno è così estrema, esagerata?

Chi ha assistito a un’eclissi la descrive come un evento magico, incredibile, entusiasmante, un momento che ha suscitato stupore e forti emozioni – anche perché condiviso con centinaia di altri osservatori in un’esperienza comunitaria.

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Lo stupore di un’eclissi

L’eclissi è certamente un evento astronomico ma, diversamente da molti altri fenomeni che accadono nello spazio, è molto eclatante per noi terrestri – e non abbiamo bisogno di competenze specifiche in materia per osservarlo.

Ci bastano soltanto un paio di occhiali con i vetri scuri (per proteggere la vista) e un cielo abbastanza terso, e il gioco è fatto. Le eclissi vengono osservate sin dall’antichità, da molto prima che si capisse cosa fossero.

Oltre alla semplicità nell’osservazione del fenomeno, c’è un altro motivo che rende le eclissi così affascinanti: l’incredibilità.

Il Sole che si oscura in pieno giorno e che forma una corona di luce attorno alla Luna è uno spettacolo magico, incredibile – lo era in antichità e continua a esserlo oggi, anche se sappiamo bene di cosa si tratta.

Osservando un eclissi, è come se ci sentissimo di fronte a qualcosa di più grande di noi, e questo provoca un senso di stupore quasi infantile, che ci permette di relazionarci all’evento ogni volta con rinnovato entusiasmo (come se fosse la prima volta).

Un terzo elemento che concorre a rendere l’osservazione delle eclissi un evento memorabile è la presenza di centinaia, migliaia di persone attorno a noi, tutte con il naso all’insù.

Siamo tutti coinvolti in questo momento di osservazione del cielo, tutti stupiti ed emozionati allo stesso modo, e la stessa condivisione dell’esperienza con persone che non conosciamo contribuisce a creare un senso di comunione più forte, di comunità.

Lo stupore di fronte a un’eclissi ci ricorda che non siamo soli, ma che condividiamo la vita sul Pianeta con migliaia di altre anime in una sorta di “effervescenza collettiva”.

Essere parte di una folla, unita da un unico scopo (la visione di un’eclissi, ma anche la partecipazione a un concerto o a una manifestazione sportiva), significa essere parte del tutto, protagonisti di un momento che trascende i nostri limiti personali e che ci unisce a tantissime altre voci.

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