Il futuro dell’Europa? È in sella alla bici! Approvata la storica Dichiarazione Ue sulla mobilità ciclistica

L'Europa è pronta a pedalare verso un futuro più verde e con meno smog! Cosa prevede l'ambiziosa Dichiarazione Ue sulla mobilità ciclistica adottata oggi che punta a rivoluzionare la mobilità nei Paesi del Vecchio Continente

Quella di oggi è una giornata storica per la bicicletta: nelle scorse ore il Consiglio, la Commissione e Parlamento Ue hanno firmato la Dichiarazione europea sulla mobilità ciclistica, un’iniziativa senza precedenti (che segna un punto di svolta per la riduzione delle emissioni inquinanti nel Vecchio Continente e a favore di uno stile di vita più sano).

“La mobilità ciclistica è una delle più sostenibili, salutari ed efficienti, con un notevole potenziale per quanto riguarda il contributo alla decarbonizzazione dei trasporti urbani e all’obiettivo a livello di UE della riduzione delle emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55 % entro il 2030 rispetto al 1990, nonché del conseguimento della neutralità climatica entro il 2050, in linea con la normativa europea sul clima (1). Ciò aiuterà inoltre a progredire verso l’obiettivo «inquinamento zero», con numerosi benefici collaterali in altri settori” si legge nel testo sottoscritto dalle istituzioni Ue il 3 aprile.

In questo modo la bici viene ufficialmente riconosciuta come un “mezzo di trasporto sostenibile, accessibile e a prezzi abbordabili, dotato di forte valore aggiunto per l’economia dell’UE”.

Gli impegni assunti dall’Ue

La dichiarazione appena firmata rappresenta una pietra miliare per il progresso del ciclismo in Europa, come sottolineato anche dalla Federazione europea dei ciclisti (Ecf). Ma a livello concreto cosa cambierà per i cittadini europei? Il documento, suddiviso in 8 principi fondamentali e 36 impegni, prevede una serie di azioni volte a promuovere l’uso della bici a livello nazionale, regionale e locale.

Più nello specifico l’Ue si impegna a:

  • sviluppare e rafforzare le politiche sulla mobilità ciclistica
  • incoraggiare a una mobilità inclusiva (prestando particolare attenzione a donne, bambini, anziani e disabili), salutare e a prezzi accessibili
  • migliorare la qualità, la quantità, la continuità e l’attrattiva delle infrastrutture ciclabili (piste, ma anche più posti bici sicuri e punti di ricarica per le e-bike)
  • aumentare gli investimenti a favore della mobilità ciclistica
  • lavorare per rendere le strade più sicure (per garantire la coesistenza di diversi mezzi di trasporto, con particolare attenzione alla tutela dei ciclisti e ai soggetti più vulnerabili) e rafforzare la formazione in tema di mobilità ciclistica
  • sostenere l’industria europea della mobilità ciclistica e i servizi connessi alla mobilità ciclistica, come il bike sharing
  • promuovere il cicloturismo, creando maggiori sinergie tra la mobilità ciclistica e altre modalità di trasporto
  • migliorare la raccolta di dati sulla mobilità ciclistica per monitorare i progressi relativi alla lunghezza della rete, la qualità e l’accessibilità delle infrastrutture ciclabili

Ci auguriamo che tutto questo non resti solo teoria e si traduca al più presto in interventi concreti…

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Fonte: UE

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