Le cipolle, gustosissimi ingredienti dei nostri piatti, fanno piangere. È universalmente noto che i nostri occhi lacrimano quando le sbucciamo ed è davvero molto difficile evitarlo. Ma perché avviene questo fenomeno? Possiamo in qualche modo almeno contenere le lacrime?
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Cipolle, che bontà! Ma quanto fanno piangere quando le sbucciamo? Fenomeno universalmente noto, è molto difficile evitarlo. Ma perché avviene questo? Possiamo in qualche modo almeno contenerlo?
I tipi di lacrime
Facciamo un passo indietro. Innanzitutto, è bene sapere perché piangiamo. Come spiegano gli esperti della Cleveland Eye Clinic (Usa), esistono tre tipi di lacrime:
- le lacrime basali, prodotte continuamente dagli occhi per proteggerli dalla disidratazione: queste contengono tre strati separati, che, combinati, rivestono l’occhio e forniscono nutrienti alle sue strutture esterne;
- le lacrime emotive, prodotte a seguito di intense emozioni, che siano positive o negative: gli scienziati hanno trovato in queste tracce di sostanze chimiche dello stress, il che potrebbe significare che il pianto è una forma di sollievo dallo stress, mentre altri studi suggeriscono che il pianto stimoli la produzione di endorfine da parte del corpo, la sostanza chimica del benessere prodotta nel cervello;
- le lacrime riflesse sono invece quelle prodotte in risposta a stimoli irritanti, come la polvere o i famigerati vapori di cipolla che si formano quando le tagliamo: queste sono composte invece prevalentemente da acqua.
Leggi anche: Sapevi che le lacrime cambiano composizione e aspetto in base al motivo per cui sono state prodotte?
Perché piangiamo quando tagliamo le cipolle
Ecco, quelle provocate dalla cipolla sono le ultime, le lacrime riflesse.
Le ghiandole sotto le sopracciglia le spingono fuori quando sbucci una cipolla, vomiti o ti entra della polvere negli occhi – spiegano gli scienziati – Eliminano il materiale che irrita gli occhi. Questo è il tipo di lacrime che scendono lungo il tuo viso quando le tue allergie stanno prendendo il sopravvento
In realtà, le lacrime rappresentano una strategia di difesa piuttosto accurata delle cipolle (anche se evidentemente non funziona molto), e la scienza dietro è così complicata che siamo dovuti arrivare al XXI secolo per capire come funzionasse. Le cipolle sono infatti il bulbo di una pianta, quindi il loro obiettivo è sopravvivere sotto terra il più a lungo possibile.
Si tratta di un mondo molto difficile per queste verdure – Cleveland Eye Clinic, chimico e autore di Garlic and Other Alliums – un mondo in cui ci sono molti vermi nel terreno e animali che divorano qualcosa che esiste come bulbo e che deve sopravvivere nel terreno. Se vivi sottoterra come una pianta perenne […] Devi difenderti e non puoi scappare. Quindi rimangono e combattono, e sono meravigliose in questo
Si è scoperto infatti che il “piano di riserva” per sfuggire a un verme è una guerra chimica a tutto campo. Tagliare una cipolla, o schiacciarla, o semplicemente masticarla intera come una mela, innesca una cascata di reazioni, tutte a partire dal rilascio di un particolare amminoacido chiamato S-1-propenil-L-cisteina solfossido.
La molecola inizia a reagire con l’acqua e gli enzimi rilasciati dalle cellule rotte della cipolla, producendo altre nuove sostanze chimiche, tra cui l’acido 1-propenilsolfenico. Questo, a sua volta, si decompone in un gas chiamato sin-propanethial-S-ossido, un cosiddetto ‘fattore di lacrimazione’, ovvero un agente chimico che ci provoca il pianto.
E lo provoca perché è in grado di reagire con l’acqua formando acido solforico. Ovviamente, l’acqua con cui reagisce si trova proprio in quelle lacrime basali che ricoprono costantemente i nostri occhi.
Le nostre cornee sono incredibilmente brave a rilevare cose come queste, hanno circa 400 volte più recettori del dolore per millimetro quadrato della pelle, quindi questo intruso acido innesca immediatamente le nostre lacrime riflesse.
Tutto è, credo, molto darwiniano […] – commenta Block – Non sono lì per il nostro piacere. Sono lì per permettere alla pianta di sopravvivere
In pratica, come spesso diciamo anche noi, la natura non gira intorno a noi, anche se ci piace e ci conviene pensarlo.
Possiamo evitare (o almeno contenere) questo fastidioso fenomeno?
Come spiegava ancora il chimico, la molecola che provoca la lacerazione è molto piccola, molto solubile in acqua e, proprio a causa delle sue dimensioni, anche piuttosto incline a passare allo stato aeriforme.
Quindi si può raffreddare la cipolla prima di tagliarla, il che riduce la sua volatilità (capacità di passare dallo stato liquido ad aeriforme, N.d.R.), usare una cappa da cucina per estrarre i fumi, oppure tagliarla sott’acqua […] Alcune soluzioni più creative che si sentono a volte, come tagliare le cipolle con un fiammifero tra i denti, o usare un pezzo di pane, sono praticamente inutili
Le proprietà medicinali della cipolla
Ma non facciamoci spaventare da questo piccolo inconveniente, comunque. Le cipolle sono ottime (ok, possono non piacere), ma soprattutto hanno fantastiche proprietà medicinali.
Leggi anche: Cipolla: le fantastiche proprietà medicinali e come usarla per esaltarne i benefici
L’alimento, infatti, può agire come antiossidante e antinfiammatorio, e contiene buone quantità di quercitina, un flavonoide che aiuta a tenere a bada i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue, parametri che, se nella norma, sappiamo essere molto importanti per proteggere l’organismo dal rischio cardiovascolare. Oltre che sui grassi, la cipolla è in grado anche di agire positivamente nei confronti della glicemia, riduce quindi i livelli di zuccheri nel sangue.
Alcuni studi indicano inoltre che la cipolla mostra capacità antibatteriche e antimicrobiche, stimolando il sistema immunitario.
Leggi anche: Come usare la cipolla contro tosse e raffreddore
Certo, se riusciamo anche a non piangere quando la tagliamo, ancora meglio!
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