Il colosso petrolifero perde in Tribunale: voleva mettere a tacere i report che svelano la verità sulle sue emissioni (più alte di quanto dichiarato)

Il Tribunale di Parigi ha respinto la citazione di TotalEnergies contro Greenpeace Francia. Mentre la major di petrolio e gas celebra il suo centenario, la corte si schiera con gli ambientalisti, ritenendo la citazione troppo vaga

Nel giorno in cui TotalEnergies celebra il suo centenario, la Corte giudiziaria di Parigi respinge la citazione che la compagnia di petrolio aveva intentato nei confronti di Greenpeace Francia.

Era l’aprile del 2023, infatti, quando TotalEnergies citò in giudizio la ONG per “diffusione di informazioni fuorvianti” ai mercati azionari dopo la pubblicazione, alla fine del 2022, di un rapporto in cui si stimava che le reali emissioni di gas serra della principale compagnia petrolifera fossero 4 volte maggiori di quelle annunciate.

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Il rapporto “TotalEnergies Carbon Footprint: The Numbers Don’t Add Up” effettivamente denunciava che le emissioni di gas serra dell’azienda francese sono di gran lunga più elevate di quanto dichiarato ufficialmente.

Il report

Secondo le analisi di Greenpeace Francia, le emissioni di TotalEnergies del 2019 sarebbero state quasi quattro volte superiori a quelle dichiarate, cioè quasi 1,6 miliardi di tonnellate contro 455 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti. TotalEnergies avrebbe voluto che il tribunale civile ordinasse a Greenpeace France di cancellare il rapporto e tutte le pubblicazioni correlate, oltre a pagare una multa di 2mila euro al giorno. L’azienda aveva inoltre chiesto che Greenpeace France fosse condannata a pagare un risarcimento “simbolico” di 1 euro e 50 mila euro di spese legali.

Ma il tribunale si è pronunciato a favore di Greenpeace Francia, ritenendo la citazione troppo vaga per consentire alla ONG di difendersi nel merito in modo efficace.

Si tratta di una vittoria significativa per la libertà di espressione, non solo per Greenpeace Francia ma anche per tutta la società civile e per il mondo della ricerca, che deve poter accertare la reale portata dell’impatto climatico di TotalEnergies e delle altre aziende inquinanti, dichiara Clara Gonzales di Greenpeace Francia.

Il tentativo di TotalEnergies di zittire Greenpeace Francia è parte di un preoccupante aumento delle intimidazioni per via giudiziaria contro realtà della società civile. In un contesto di emergenza climatica, questa decisione è un’importante ammonimento per i giganti del petrolio e del gas e conferma come le ONG e la società civile siano legittimate a contestare, come stanno facendo e continueranno a fare, le azioni dei responsabili della crisi climatica.

Altri casi giudiziari simili riguardano ad esempio Shell contro Greenpeace UK e Greenpeace International, oppure ENI contro Greenpeace Italia. Proprio nelle scorse ore si è svolta la prima fase della nuova mediazione avviata dalla compagnia italiana dell’oil&gas, che potrebbe portare a una causa per diffamazione nei confronti di Greenpeace Italia.

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