Allevamenti di polpi: questo Stato è il primo al mondo a vietarli (spoiler: non è in Europa)

Lo Stato di Washington ha introdotto una legge pionieristica vietando l'allevamento di polpi. Questo divieto segna un importante passo avanti nella tutela degli animali e potrebbe influenzare altre giurisdizioni a seguire l'esempio

Si discute ormai da tempo della barbara proposta di creare allevamenti di polpi un po’ in tutto il mondo, Europa compresa. Ne abbiamo già parlato in diversi articoli. Leggi anche:  I segreti sul crudele primo allevamento intensivo di polpi al mondo (di cui non si sa più nulla)

Nel frattempo, c’è chi ha votato una legge per vietarli. Parliamo dello Stato di Washington e del HB 1153, un disegno di legge unico nel suo genere che proibisce l’allevamento di polpi nello Stato, ufficialmente convertito in legge il 13 marzo 2024 e che entrerà in vigore l’11 giugno, segnando il futuro della conservazione marina nello Stato di Washington.

Strom Peterson, che ha sponsorizzato il disegno di legge, ha sottolineato l’importanza di bloccare un’attività che non solo danneggia l’ambiente, ma infligge anche tanta sofferenza agli animali:

L’allevamento di polpi danneggia il nostro ambiente e causa sofferenze ai polpi ed è giunto il momento di vietare questa pratica insensibile.

La decisione di vietare l’allevamento di polpi a Washington è una notizia molto importante in quanto, sebbene attualmente non ci siano allevamenti di polpi su vasta scala nel mondo, la tendenza potrebbe cambiare. Ricordiamo, ad esempio, che l’azienda spagnola di prodotti ittici Nueva Pescanova ha deciso di costruire un allevamento di polpi nelle Isole Canarie. Attualmente sembra ancora essere  in attesa dell’approvazione finale, ma sarebbe la prima impresa commerciale ad allevare e macellare polpi su scala industriale, uccidendo circa 1 milione di animali ogni anno.

L’importanza di questa legislazione si estende quindi oltre i confini dello Stato di Washington. Altri Stati come la California e le Hawaii stanno esaminando leggi simili, riconoscendo il ruolo cruciale che giocano le politiche statali nella promozione del benessere degli animali e della sostenibilità ambientale.

Il dibattito sull’allevamento di polpi non riguarda solo l’aspetto ambientale, ma anche l’etica di mantenere creature estremamente intelligenti in cattività. I polpi sono noti per la loro intelligenza e complessità mentale, caratteristiche che sollevano domande etiche fondamentali sull’allevamento e la macellazione di tali animali per fini commerciali.

Organizzazioni come l’Aquatic Life Institute hanno sostenuto attivamente il divieto dell’allevamento di polpi, riconoscendo la necessità di proteggere questi animali unici e sensibili.

La decisione dello Stato di Washington non è solo una vittoria per il benessere degli animali ma anche un segnale di speranza per un cambiamento globale nelle pratiche di produzione alimentare. Come ha dichiarato Jennifer Jacquet, professoressa di scienze e politiche ambientali presso l’Università di Miami, questo divieto pionieristico dimostra che la produzione industriale di polpi non è inevitabile e che è possibile fermarla prima che abbia inizio.

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Fonte: Washington State Legislature

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