Basta negare, basta aspettare: “La Terra è sull’orlo del baratro e sta chiedendo aiuto”, il report ONU sul clima fa paura

Il Pianeta Terra è sull'orlo del baratro e l'Organizzazione Metereologica Mondiale ha diramato l'allerta rossa nella sfida globale ai cambiamenti climatici. I terribili dati rilasciati nell'ultimo report devono aprirci gli occhi e spingerci all'azione

È allarme rosso per l’intero Pianeta, dove continuiamo a macinare un’impressionante serie di record nefasti. I livelli di emissioni di gas serra, le temperature globali, il tasso di scioglimento degli ghiacciai, tutti record battuti nel corso del 2023, un anno letteralmente nero.

Neanche le statistiche serviranno più di questo passo perché la nostra Terra è sull’orlo del baratro. A lanciare l’allarme è l’Organizzazione Meteorologica Mondiale delle Nazioni Unite con la pubblicazione dell’ultimo report WMO State of the Global Climate 2023.

Le sirene risuonano su tutti i principali indicatori. Alcuni record non sono solo in vetta alle classifiche, ma stanno sfondando le classifiche. E i cambiamenti si stanno accelerando”, ha affermato António Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite.

I risultati mettono in evidenza gli effetti devastanti del cambiamento climatico, le drammatiche conseguenze dell’inazione degli Stati di tutto il mondo e i suoi costi. Il più caro lo stiamo per pagare.

Ce lo ricorda anche l’Orologio dell’apocalisse, che segna il tempo che resta all’umanità prima della mezzanotte del mondo intero. Questi i dati del rapporto annuale presentato nel meeting di Ginevra.

2023: anno di fuoco

I 365 giorni che ci siamo lasciati alle spalle sono stati di fuoco per il Pianeta Terra. Il 2023 si è confermato l’anno più caldo mai registrato da quando i monitoraggi climatici hanno avuto inizio.

La temperatura media globale in superficie è stata pari a 1,45° C rispetto ai livelli pre-industriali, con picchi registrati nei mesi di luglio e agosto, i più roventi. Fa così caldo che neanche le strisce climatiche di Ed Hawkins hanno un colore adatto all’attuale situazione.

È per questo che Celeste Saulo, segretario generale dell’agenzia ONU per il clima, ha diramato l’allerta rossa.

Ghiacciai svaniti

Non sono solamente le temperature dell’aria a destare grande preoccupazione, ma anche le temperature marine e lo scioglimento dei ghiacciai. In una giornata media del 2023, un terzo della superficie oceanica è stata colpita da un’ondata di caldo. È il rapporto a sostenerlo.

I danni arrecati al fragile ecosistema marino non sono trascurabili tra sbiancamenti senza precedenti dei coralli e specie autoctone spazzate via dal loro habitat e rimpiazzate da esemplari alloctoni.

Ci sono poi i ghiaccia, in sofferenza da decenni e decenni sia nel Nord America che nel continente europeo. In Svizzera, le calotte glaciali alpine hanno perso all’incirca il 10% del loro volume rimanente negli ultimi 2 anni.

La conoscenza scientifica sul cambiamento climatico esiste da più di cinquant’anni, eppure abbiamo perso un’intera generazione di opportunità” ha affermato Saulo.

C’è ancora speranza

Malgrado il rapporto sia catastrofico, per gli esperti dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale vi sarebbe ancora un fievole speranza per il Pianeta. La trainano le energie rinnovabili, attraverso le quali si possono raggiungere gli obiettivi sul clima.

L’incremento è positivo. Basti pensare che nel 2023in Europa l’eolico ha superato le fonti fossili per la produzione di energia elettrica.

È chiaro che ognuno deve fare la sua parte nel contrastare l’emergenza climatica prima che il tempo a disposizione si esaurisca del tutto. “La crisi climatica è la sfida decisiva che l’umanità deve affrontare”, riportando le parole di Celeste Saulo, e nessuno può sottrarsi.

L’intero rapporto può essere consultato QUI.

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