Chi è la giovanissima geologa cilena premiata dall’UNESCO per il suo lavoro nel deserto di Atacama

Gyslaine Mansilla Escobar è diventata Ambasciatrice dell’anno per le Geoscienze dell’UNESCO grazie al suo impegno nel promuovere la consapevolezza e la comprensione delle scienze della terra

Gyslaine Mansilla Escobar è stata recentemente nominata Ambasciatrice dell’anno per le Geoscienze dell’UNESCO, un prestigioso riconoscimento che celebra il suo eccezionale contributo nel campo della divulgazione e della promozione delle Geoscienze.

A soli 29 anni, Gyslaine ha dimostrato un impegno straordinario nel promuovere la consapevolezza e la comprensione delle scienze della terra, sia a livello locale che internazionale. Originaria della regione di Atacama, Gyslaine ha studiato Geologia presso l’Università di Atacama e si è laureata nel 2021.

Da allora si è dedicata con passione alla divulgazione scientifica, lavorando instancabilmente per coinvolgere studenti, comunità locali e il pubblico in generale nelle meraviglie delle Geoscienze. Attraverso iniziative come il turismo geologico, la partecipazione a progetti di ricerca, la pubblicazione di libri, ma anche parlando negli istituti scolastici e sfruttando i social, Gyslaine ha contribuito in modo significativo alla diffusione della conoscenza geologica.

Gyslaine ha ribadito l’importanza della sua terra natale, il deserto di Atacama

La sua esperienza include la partecipazione a importanti progetti di ricerca, come le spedizioni antartiche con l’Istituto Antartico Cileno e le esplorazioni nei ghiacciai della Cordigliera delle Ande. Inoltre ha lavorato attivamente per identificare e preservare risorse naturali come le saline e i bacini idrici, contribuendo così alla conservazione dell’ambiente.

In una recente intervista con Austerra Society, Gyslaine ha espresso la sua gratitudine per il riconoscimento ricevuto e ha sottolineato l’importanza della sua terra natale, il deserto di Atacama, come ambiente ideale per lo studio delle Geoscienze.

I salari non sono solo litio, le montagne non sono solo rame, esistono ecosistemi estremamente complessi che sono resi invisibili con l’idea che nel deserto non c’è vita, ma non è così, al contrario, bisogna solo osservare su una scala diversa.

Ha evidenziato i processi geologici unici e gli ecosistemi complessi presenti nel deserto, sottolineando quanto sia essenziale comprendere e apprezzare la vita e la biodiversità anche in ambienti estremi come questo. Ha spiegato:

Si tratta di paesaggi in cui si verificano processi geologici estremamente interessanti, la vita si adatta a condizioni davvero estreme, che si tratti di aridità, altitudine o temperature. Le saline non sono solo litio, le montagne non sono solo rame, ci sono ecosistemi estremamente complessi che sono invisibili all’idea che non ci sia vita nel deserto, ma non è così, al contrario, basta guardare a una scala diversa,

La sua passione e il suo impegno nel promuovere la conservazione e lo sviluppo sostenibile delle risorse naturali sono un esempio per tutti e dimostrano il potere della divulgazione scientifica nel plasmare un futuro migliore per il nostro pianeta. Grazie al suo lavoro instancabile, Gyslaine ispira le generazioni future a perseguire la conoscenza e la comprensione delle Geoscienze, contribuendo così alla protezione e alla valorizzazione del nostro ambiente naturale.

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