Voglia di primavera in Alto Adige? Le escursioni e le degustazioni per celebrare il risveglio della natura a Chiusa, terra dei buoni sapori

Cosa c’è di più rigenerante di una vacanza in Alto Adige per tornare a respirare a pieni polmoni? A Chiusa, considerato fra I Borghi più belli d’Italia, la primavera si trasforma in uno spettacolo che coinvolge ogni senso, a partire dal gusto. Scopriamo le esperienze a contatto con la natura (e non solo) da vivere nella terra dei buoni sapori e nei dintorni

A Chiusa, la terra dei buoni sapori dell’Alto Adige, la primavera è già nell’aria. Qui il risveglio della natura è una grande festa da vivere con tutti i sensi. Per chi è alla ricerca di una meta in cui rigenerarsi, lontano dal turismo di massa, e riscoprire il piacere dei profumi e dei gusti autentici, questo borgo medievale – annoverato fra i più belli d’Italia – è il posto perfetto.

Passeggiare per il centro della pittoresca cittadina (in tedesco Klausen), incastonata nel cuore della Valle Isarco, è come fare un viaggio indietro nel tempo. Ci si imbatte in antichi palazzi con facciate merlate e variopinte, caratteristiche botteghe, balconi adornati di fiori, locande con stemmi, viuzze strette e acciottolate in cui perdersi.

Chiusa Alto Adige

@Thomas Roetting

A dominare il paesaggio è l’iconico monastero benedettino di Sabiona che sorge su un’alta rupe, regalando un suggestivo colpo d’occhio. Per chi ama l’arte una tappa obbligatoria è indubbiamente il Museo civico, che custodisce il Tesoro di Loreto, collezione di opere, risalenti al XVI e XVII secolo e realizzati da artisti italiani e spagnoli.

Chiusa Alto Adige

@Thomas Roetting

Alla scoperta dei sentieri tematici dell’Alto Adige

Chiusa, situata a 523 metri s.l.m, rappresenta la base ideale da cui partire per fare escursioni e passeggiate, in solitaria o in compagnia. Se sentite l’esigenza di fuggire dal caos della città e respirare a pieni polmoni, è la località che fa al caso vostro. E la primavera è indubbiamente il periodo più azzeccato per riempirsi gli occhi di meraviglia (in quest’area la fioritura del croco, con le sue sfumature viola, sui pascoli alpini è uno spettacolo!) e le narici di profumi.

chiusa-alto adige

©Thomas Roetting

Nei dintorni si trovano anche altre incantevoli cittadine che meritano assolutamente di essere visitate, fra cui Barbiano, il villaggio con la torre pendente e le fragorose cascate; Velturno, paese incastonato fra più di 3.000 castagni e noto per il suo iconico castello, e Villandro, che ospita l’Archeoparc, uno dei siti archeologici più importanti di tutto l’Arco Alpino; proprio qui dal 14 al 19 maggio 2024, si svolgerà il 5° Simposio Internazionale di Scultura in Legno “Arte al Sentiero del Castagno”, che vedrà artisti provenienti da tutto il mondo impegnati nella realizzazione di sculture (a tema storico) con legno di castagno.

Nella zona è possibile optare fra diversi emozionanti percorsi escursionistici a tema, c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Imperdibile per gli amanti della bevanda degli Dei il Sentiero del Vino di Chiusa, che si snoda per poco più di 5 km fra i soleggiati pendii coltivati a vite.

Un altro suggestivo itinerario, consigliatissimo per le famiglie, è il Sentiero delle Prugne di Barbiano: il periodo ideale per fare questo percorso è compreso fra aprile e maggio, durante la stagione della fioritura degli alberi.

Assolutamente imperdibile il Sentiero del Castagno (Keschtnweg), che si snoda per 90 km, partendo dal Monastero di Novacella nei dintorni di Bressanone. L’itinerario attraversa Velturno, con i suoi castagni inondati di luce e i campi coltivati fino ad arrivare al castello Runkelstein di Bolzano e infine alla suggestiva Valle d’Adige, a Terlano e Vilpiano.

All’Alpe di Villandro, invece, ci si può incamminare sul Sentiero del Pino Mugo, che offre un meraviglioso panorama sulle Dolomiti e conduce fino a una malga, dove si trova una distilleria che produce l’olio essenziale ricavato dalla pianta dal profumo intenso. Salite fino all’Alpe di Villandro, a quota 2000 metri, per ritrovarvi nel centro geografico dell’Alto Adige, per ammirare le Dolomiti in tutto il loro splendore e respirare aria pura.

Da non perdere, infine, nei dintorni di Chiusa l’affascinante Croce di Lazfons (a 2.311 m), la meta di pellegrinaggio più in quota del territorio altoatesino.

Assaporando tutto il gusto della primavera

Non solo natura e relax, nella Valle Isarco il risveglio di Madre Natura è protagonista anche nei vari eventi in programma, che prevedono irresistibili degustazioni enogastronomiche. Dal 27 aprile al 31 maggio andrà in scena “Gusto di Primavera”, un appuntamento con i buoni sapori di Chiusa e dintorni, con le specialità culinarie, ma non solo.

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©Thomas Roetting

Si parte sabato 27 aprile a Velturno con l’evento inaugurale “Voglia di erbe” per scoprire le straordinarie proprietà delle erbe sia per la mente che per il corpo, oltre che assaporare i deliziosi piatti aromatizzati a firma dello chef altoatesino Alex Pfattner, preparati in una cucina a vista in piazza. Al centro della manifestazione “Gusto di Primavera” ci saranno i vini dell’Alto Adige, dal Kerner al Silvaner.

Il 4 maggio, in occasione dell’evento “Dal viticoltore” – Giornata delle cantine aperte, ci si potrà immergere nel mondo della viticoltura per apprendere i segreti dei metodi di coltivazione. Grazie a un servizio navetta, sarà possibile spostarsi da una cantina all’altra per degustare ottimi vini e scoprire dal vivo il lavoro del vignaiolo.

Il 25 maggio, invece, vi attende “Sabiona – Il Festival del Vino Bianco della Valle Isarco”. A dominare la scena sarà il pregiato nettare proveniente dai vigneti che si estendono tra Novacella, Chiusa fino al sud della Valle Isarco. Per l’occasione la cittadina di Sabiona si trasformerà in un percorso enogastronomico, dove degustare i vini più pregiati della zona vitivinicola più settentrionale del Bel Paese.
Sarà l’occasione perfetta per assaggiare le eccellenze di piccoli produttori pluripremiati, impegnati nel settore vitivinicolo da generazioni.

vini sabiona

©Tiberio Sorvillo

Chiusa, dove la sostenibilità e l’accoglienza sono di casa

A Chiusa, così come in tutto l’Alto Adige, il turismo fa rima con accoglienza, relax e sostenibilità. Volete trascorrere qualche giorno senza auto? Nessun problema, anzi. Potete esplorare la terra dei buoni sapori e i villaggi intorno a passo lento o in bici. Se siete amanti delle due ruote, approfittatene per percorrere la pista ciclabile della Valle Isarco, che parte dal Brennero e arriva fino a Bolzano.

In alternativa, potete sempre spostarvi gratuitamente a bordo dei mezzi pubblici grazie al “Südtirol Guest Pass”, una carta ospiti inclusa nel prezzo del soggiorno degli hotel e delle altre strutture ricettive che aderiscono all’iniziativa. La card può essere usata su treni e bus e offre ulteriori vantaggi, come l’ingresso gratis in alcuni musei altoatesini.

Quello che vi abbiamo dato è soltanto un piccolo assaggio di Chiusa e dell’Alto Adige. Per scoprire tutte le esperienze da vivere in primavera CLICCA QUI.

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