Fibromialgia, incoraggianti passi avanti per riconoscerla come malattia invalidante: continua l’iter per l’inserimento nei LEA

Alla Camera passano all'unanimità le 6 mozioni presentate sulla sindrome fibromialgica. Ora il Governo si impegna a riconoscere questa sindrome come cronica e invalidante e a inserirla tra i Lea, i livelli essenziali di assistenza

La fibromialgia si avvia a essere dichiarata, finalmente, “malattia invalidante”: arriva infatti il primo della Camera e il Governo ora si impegna a riconoscere la fibromialgia come malattia cronica e invalidante.

Nelle scorse settimane sono state depositate alla Camera ben 6 mozioni su questa patologia da parte di altrettanti partiti e adesso la Camera dei Deputati ha approvato la mozione di sintesi per il riconoscimento della fibromialgia come malattia invalidante: i prossimi passi dovranno essere necessariamente l’approvazione della legge e l’inserimento nei Lea.

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La fibromialgia è un dolore muscolare cronico diffuso associato a rigidità, chiamata anche sindrome fibromialgica o sindrome di Atlante. Si tratta di una patologia ancora poco nota, di non sempre semplice diagnosi e che solo negli ultimi anni è stata studiata più approfonditamente dalla scienza. In Italia ha un’incidenza fra il 2% e il 4% della popolazione e colpisce approssimativamente 1,5-2 milioni di persone. Riguarda principalmente le donne in età fertile e lavorativa, tra i 25 e i 55 anni.

Fibromialgia, gli impegni principali del Governo

  • inserimento della fibromialgia tra le malattie croniche e invalidanti riconosciute, garantendo così l’inclusione della sindrome nell’elenco dei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea)
  • aggiornamento dei protocolli terapeutici esistenti per assicurare trattamenti più efficaci
  • creazione di un Percorso diagnostico terapeutico assistenziale (Pdta), che dovrà standardizzare le procedure diagnostiche e terapeutiche per una diagnosi più tempestiva
  • erogazione diretta dei farmaci ai pazienti
  • istituzione del Registro Nazionale della sindrome fibromialgica presso il Ministero della Salute, per una raccolta dati e un monitoraggio più efficiente della patologia
  • promozione di formazione e aggiornamento continuo per i professionisti della salute coinvolti nel percorso di assistenza
  • organizzazione di campagne informative e di sensibilizzazione sulle problematiche legate alla fibromialgia, in collaborazione con le Regioni e le associazioni dei pazienti

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