L'innovativo modulo solare parabolico ibrido, sviluppato da un team internazionale di ricercatori, segna un avanzamento cruciale nell'efficienza energetica e nella lotta alla crisi climatica
Come può un singolo avanzamento tecnologico rivoluzionare il futuro dell’energia rinnovabile e offrire una risposta concreta alla crisi climatica globale? Al centro di questa questione si trova lo sviluppo di un modulo solare parabolico ibrido, nato dalla collaborazione internazionale tra ingegneri e ricercatori. Questa tecnologia promette di trasformare radicalmente il campo dell’energia solare, combinando la produzione di elettricità con il recupero di calore in un sistema unico e altamente efficiente.
Nonostante le sfide poste dalla complessità di produrre energia in questa doppia forma a causa di costi elevati e limiti tecnologici, il concetto non è nuovo e affonda le radici oltre cinquant’anni fa. Tuttavia, grazie agli avanzamenti tecnologici e agli sforzi di ricerca, oggi ci troviamo di fronte a una svolta potenzialmente rivoluzionaria nel campo dell’energia solare. Questo sistema innovativo si avvale di un grande specchio concavo per concentrare i raggi solari sulle celle fotovoltaiche disposte lungo la linea focale, trasformando la luce in corrente elettrica attraverso un inverter. Un elemento distintivo di questo dispositivo è l’impiego di un fluido per il trasferimento del calore, che fluisce dietro le celle fotovoltaiche per catturare il calore residuo, sfruttandolo in maniera efficiente.
Il progetto EcoSun
Il lavoro svolto nell’ambito del progetto EcoSun, in collaborazione con IMK Solarmirrotec e il centro di ricerca turco Günam, ha portato allo sviluppo di celle fotovoltaiche robuste ed economiche, capaci di resistere all’intensità della luce solare concentrata dai specchi parabolici fino a 120 volte. Questo risultato è cruciale per garantire l’efficacia e la durata del sistema. Inoltre, è stata perfezionata la tecnologia di raffreddamento delle celle, ottimizzando il recupero del calore residuo.
Il progetto ha visto la partecipazione dell’Università Tecnica di Graz, del Centro di Ricerca e Applicazione sull’Energia Solare di Günam, e del Centro Tecnologico per il Trasferimento di Calore e Massa dell’Università Politecnica della Catalogna, con il supporto di partner industriali quali IMK GmbH Solarmirrotec e iTech Solar. Questa iniziativa ha beneficiato del finanziamento dell’Agenzia austriaca per la promozione della ricerca e dell’Unione europea tramite il programma Solar-Era.Net Cofund, evidenziando un modello di collaborazione interdisciplinare e internazionale.
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Fonte: TU Graz
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