Sapevi che la Torre Eiffel è stata chiusa per 6 giorni? Ti spiego perché

La Torre Eiffel ha chiuso i battenti al pubblico per 6 giorni a causa di uno sciopero dei dipendenti che hanno denunciato la cattiva gestione finanziaria del simbolo della capitale francese

Dopo sei giorni di chiusura dovuti a uno sciopero organizzato dai sindacati francesi, la Tour Eiffel di Parigi ha riaperto ai visitatori la scorsa domenica. La Société d’exploitation de la tour Eiffel (SETE), la società che gestisce la torre, aveva chiuso le porte a causa delle proteste dei dipendenti rappresentati dai sindacati Confédération générale du travail (CGT) e Force ouvrière (FO).

I sindacati avevano denunciato la cattiva gestione finanziaria della torre da parte del comune di Parigi e avevano richiesto nuovi investimenti per i necessari lavori di restauro della struttura. Ora è stato raggiunto un accordo che prevede, tra le altre cose, un ambizioso investimento da 380 milioni di euro entro il 2031 per i necessari lavori di manutenzione della torre, tra cui le operazioni di verniciatura.

La chiusura è però costata molto in termini economici. Durante la settimana, infatti, la Tour Eiffel ha perso tra i 17.000 e i 20.000 visitatori al giorno, con una potenziale perdita di circa 120.000 ingressi totale. Il direttore di SETE, Jean-François Martin, ha dichiarato che le perdite complessive durante lo sciopero potrebbero superare il milione di euro.

I motivi dello sciopero

Ma perché questo sciopero? La controversia riguardava un piano del comune di Parigi di aumentare l’importo versato ogni anno da SETE, la società gestore della torre, al comune. Gli importi erano già stati incrementati da 8 a 16 milioni di euro tra il 2021 e il 2022, e secondo i nuovi accordi dovrebbero raggiungere i 50 milioni nei prossimi anni.

I sindacati hanno sostenuto che il modello economico attuale era basato sulla ricerca di redditività a breve termine, e ciò avrebbe causato problemi finanziari alla società, aggravati dagli impatti economici della pandemia.

Come risposta alla crisi finanziaria, SETE era stata ricapitalizzata con 60 milioni di euro nel 2021. Tuttavia, i costi aggiuntivi legati ai lavori di ristrutturazione e la scoperta di tracce di piombo nella struttura avevano ulteriormente complicato la situazione.

Gli accordi proposti, inclusa la modifica del contratto che delega a SETE la gestione della torre fino al 2030, dovranno essere approvati entro l’estate. I sindacati avevano richiesto un compromesso per garantire la sostenibilità della torre e della società che la gestisce, evitando impatti negativi sui lavoratori.

La direzione di SETE ha annunciato la creazione di un nuovo organismo assembleare che seguirà il modello di business dell’azienda, gli investimenti necessari per il mantenimento della torre e le entrate effettive. Ora, come detto, la Tour Eiffel ha riaperto al pubblico, sperando di recuperare l’afflusso di visitatori e mitigare le perdite subìte durante i giorni di chiusura.

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