Rebecca Manzi A nulla serve il consumo di gas più basso degli ultimi 10 anni in Europa in favore di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, il Qatar va avanti per la sua strada e vuole aumentare la produzione di gas dell’85%
@Tasnim/Wikipedia
Il Qatar ha annunciato ambiziosi piani per espandere la produzione del suo gigantesco giacimento di gas naturale, il North Field, nonostante il calo della domanda di gas in Europa nel 2023, che ha raggiunto il livello più basso degli ultimi 10 anni.
Il ministro dell’Energia del Qatar, Saad Sherida al-Kaabi, ha dichiarato che il nuovo piano, chiamato North Field West, aggiungerà 16 milioni di tonnellate di gas naturale liquefatto (GNL) all’anno ai piani esistenti, portando la produzione totale del North Field da 77 a 142 milioni di tonnellate, rappresentando un aumento dell’85% della produzione. L’espansione è prevista per essere completata entro il 2030.
Il North Field è il più grande campo di esplorazione di gas del mondo, condiviso con l’Iran (South Pars). In barba al calo della domanda di gas in Europa nel 2023, il Qatar è determinato a mantenere la sua supremazia nella produzione di GNL.
Il tutto senza cercare fonti energetiche più sostenibili
Attualmente, il Qatar è uno dei principali produttori di GNL insieme agli Stati Uniti, all’Australia e alla Russia. La crescente domanda da parte di paesi europei, interessati a diversificare le fonti di approvvigionamento dopo le tensioni in Ucraina, ha contribuito al successo delle esportazioni qatariote.
Il piano di espansione del Qatar segue una serie di accordi di fornitura a lungo termine di GNL con diverse nazioni, confermando il ruolo chiave del paese nel mercato globale del gas. Tuttavia, l’Europa ha registrato un calo del consumo di gas nel 2023, raggiungendo il livello più basso degli ultimi 10 anni, con una diminuzione del 20% negli ultimi due anni. Un calo dovuto soprattutto alle misure di risparmio energetico e all’aumento di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili.
Nonostante ciò, il Qatar si impegna a sfruttare appieno le sue risorse di gas naturale, apparentemente ignorando le crescenti preoccupazioni ambientali e la tendenza verso fonti energetiche più sostenibili.
La decisione del Qatar non può dunque fare a meno di sollevare enormi interrogativi sulla sostenibilità a lungo termine della dipendenza mondiale dal gas naturale, considerando il contesto delle sfide climatiche globali in corso.
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