Chamaedorea Elegans: come coltivare la palma della fortuna

Scopri i segreti per coltivare la Chamaedorea Elegans, conosciuta anche come palma della fortuna. Segui i nostri consigli pratici per garantire una crescita sana e rigogliosa di questa pianta ornamentale, perfetta per arricchire gli interni della tua casa o dell'ufficio.

La Chamaedorea Elegans, conosciuta anche come Neanthe bella, palma nana o palma della fortuna, è una pianta tropicale sempreverde appartenente alla famiglia delle Arecaceae, ossia le palme.

In natura, questa palma spicca per la rapida crescita, raggiungendo altezze fino a 3 metri, anche se coltivata in appartamento tende a mantenere dimensioni più contenute, che raramente superano il metro d’altezza.

Il tronco della Palma Nana è elegante ed eretto, caratterizzato da una forma stretta, sottile e flessibile, mentre le sue infiorescenze, di un discreto colore giallo, si riuniscono in pannocchie alla base della pianta, aggiungendo un tocco di grande bellezza.

Le foglie sono il vero punto di forza di questa pianta, composte da numerose foglioline (fino a 40) che si dispiegano con grazia assumendo la tipica forma a ventaglio: sono di un verde intenso e donano il tipico aspetto tropicale, conferendo un tocco di classe e freschezza agli ambienti in cui è coltivata

Oltre alla sua funzione decorativa, la chamaedorea elegans appartiene alla categoria di quelle piante che contribuiscono alla purificazione dell’aria, offrendo un duplice vantaggio per gli ambienti domestici.

Origini della palma della fortuna

La chamaedorea elegans proviene dall’America Centrale, dove cresce spontaneamente nelle foreste pluviali di Messico e Guatemala preferendo il sottobosco, in cui può costantemente ricevere luce solare filtrata ed umidità.

Le prime attestazioni della sua coltivazione risalgono al XIX secolo, quando giunse in Europa come pianta ornamentale, mentre la grande diffusione esplose nel XX secolo, grazie alla sua bellezza ed alla facilità di cura.

Oggi è una delle piante ornamentali più diffuse al mondo, presente in case, uffici e giardini.

Varietà di Chamaedorea

Il genere Chamaedorea comprende oltre 100 specie di palma, tra cui:

  • Chamaedorea alternans
  • Chamaedorea deckeriana
  • Chamaedorea geonomiformis
  • Chamaedorea linearis
  • Chamaedorea seifrizii

Dove posizionare la palma della fortuna

La chamaedorea elegans predilige zone con ombreggiamento parziale o totale, crescendo naturalmente sotto la canopia di alberi più alti, per cui dovrete far sì che riceva luce solare ma non diretta, fattispecie che potrebbe danneggiare il fogliame: posizionatela accanto ad una finestra e le garantirete il giusto apporto di luce.

Per quanto riguarda le condizioni ambientali, la palma della fortuna apprezza temperature comprese tra i 18 e i 24°C, proprie di un ambiente domestico, ama un’atmosfera umida, tipica delle native foreste pluviali, e non tollera temperature inferiori ai 10°C, che potrebbero seriamente danneggiarla.

Ogni quanto innaffiare la palma della fortuna

Chamaedorea Elegans

Per garantire la salute della Chamaedorea elegans, è fondamentale mantenere il terreno costantemente umido, ma evitare l’eccesso d’acqua che potrebbe provocare ristagni dannosi. Si consiglia di annaffiare la pianta regolarmente, circa una volta alla settimana, o più frequentemente in caso di terreno particolarmente secco. È importante monitorare attentamente l’umidità del terreno per adattare le irrigazioni alle esigenze specifiche della pianta.

Quale terreno utilizzare per la palma della fortuna

La chamaedorea elegans predilige un terreno con con un pH neutro e non alcalino, con valori tra 5,5 e 7,0, che sia fertile e drenante, visto che soffre i ristagni d’acqua, per cui dovrete evitate terricci troppo pesanti o compatti, i quali possono impedire il drenaggio.

Una buona miscela potrebbe prevedere un 50% di terriccio universale di buona qualità, un 20% di perlite o di pomice per migliorare il drenaggio, un 10% di corteccia di pino sminuzzata per aumentare la porosità ed un 10% di humus di lombrico per arricchire il terreno di nutrienti.

Come coltivare in vaso la palma della fortuna

La coltivazione della chamaedorea elegans richiede cure attente ed un trapianto periodico per garantire una crescita ottimale, in particolare le piante giovani necessitano di rinvasi più frequenti rispetto a quelle più mature, pertanto è consigliabile eseguirlo quando le radici superano in altezza il vecchio vaso, preferibilmente in primavera, durante la stagione dei germogli.

Per eseguire il trapianto in modo corretto, è importante agire con delicatezza per evitare danni alle radici, per cui procedete in questo modo: iniziate scuotendo con attenzione il substrato attorno alle radici, quindi estraete la pianta dal contenitore attuale, ed una volta rimossa, posizionatela in un vaso più grande ed aggiungete del substrato fresco intorno alla zolla delle radici, compattando leggermente il terreno verso il basso.

Concimazione della palma della fortuna

Chamaedorea Elegans

Per quanto riguarda il concime, la chamaedorea elegans non è particolarmente esigente in termini di nutrienti, quindi, dopo il trapianto, generalmente non è necessario fertilizzare per almeno un anno, poiché il substrato contiene già una quantità adeguata di nutrienti che vengono rilasciati gradualmente nel tempo. Tuttavia, se le piante dovessero rimanere nello stesso substrato per più di un anno, potrebbero beneficiare dell’aggiunta di fertilizzanti durante la primavera e l’estate.

Durante la stagione di crescita attiva, è consigliabile applicare fertilizzanti liquidi una volta al mese, diluiti con parti uguali di azoto, fosforo e potassio (10-10-10): diluite il concime in modo appropriato per evitare il rischio di sovraconcimazione, che potrebbe danneggiare le radici della pianta.

Inoltre, è fondamentale astenersi dall’applicare fertilizzanti durante la stagione di riposo, specialmente durante l’inverno, quando la crescita della pianta è naturalmente rallentata: prestate attenzione ai segnali della pianta e regolate l’applicazione del concime di conseguenza, per garantire una nutrizione ottimale senza stressare la pianta durante i periodi di inattività.

Come (non) potare la palma della fortuna

La potatura non è consigliata né dovrebbe essere praticata, poiché la chamaedorea elegans cresce partendo da gemme terminali, e rimuovere queste gemme potrebbe interrompere completamente la crescita della pianta, che già avviene a ritmo lento.

Tuttavia, può risultare utile rimuovere foglie o fiori morti, se presenti: in questo modo, potrete mantenere la pianta in salute e promuovere una crescita rigogliosa.

Propagazione della palma della fortuna

La propagazione della chamaedorea elegans in natura avviene principalmente attraverso i suoi corridori sotterranei, che generano delle colonie clonali (anche detti genet, insiemi di individui geneticamente identici, come piante, funghi o batteri, che si sono sviluppati in un determinato luogo, tutti generati in forma vegetativa, e non sessuale, da un unico antenato).

Nonostante i semi siano utilizzati dai floricoltori professionisti per propagare la pianta, il loro basso tasso di germinazione ne limita l’efficacia.

La propagazione attraverso la divisione delle zolle degli steli è un altro metodo possibile, sebbene impegnativo, ma è un approccio che può causare stress alle piante e che spesso porta alla perdita di numerose foglie.

Malattie e parassiti della palma della fortuna

Vediamo i problemi più comuni che possono colpire la chamaedorea elegans.

Malattie

  • Marciume radicale: indotto da un eccesso di innaffiature, si presenta sotto forma di foglie gialle, marroni e cadenti. Se non curato, può portare alla morte della pianta.
  • Macchia bruna: causata da funghi o batteri, si manifesta con macchie brune sulle foglie. In alcuni casi, può causare la deformazione delle foglie.
  • Avvizzimento: provocato da aria secca, eccessiva esposizione al sole o carenze nutrizionali, si verifica attraverso un cambiamento dell’apice delle foglie, che diventa marrone e secco.

Parassiti

  • Cocciniglie
  • Ragnetto rosso
  • Afidi

Curiosità sulla palma della fortuna

  • La chamaedorea elegans purifica l’aria: è stata infatti testata e certificata dalla NASA per le sue capacità di assorbimento di sostanze quali formaldeide, xilene ed ammoniaca.
  • Deve il soprannome di palma della fortuna perché appunto considerata un portafortuna, e per questo viene spesso impiegata in occasioni celebrative.

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