Lo spot invita a fare la scelta giusta, eppure i ragazzi seduti nei sedili posteriori non hanno la cintura di sicurezza allacciata: pessima figura per il MIT
Si può fare uno spot per sensibilizzare i giovani sulla sicurezza stradale mostrando i ragazzi in auto seduti sui sedili posteriori senza cintura di sicurezza? Purtroppo sì se si è in Italia. A finire al centro delle critiche è stato il recente spot del Ministero dei Trasporti.
Nonostante l’apparente invito a fare la “scelta giusta”, infatti, entrambi gli scenari presentati nel video (sia la scelta giusta che quella che porta ad un incidente) mostrano i protagonisti senza cinture di sicurezza.
Nel primo filmato diffuso vediamo quattro ragazze che viaggiano in auto in direzione di una festa. A un certo punto la scena si sdoppia quando la ragazza seduta sul sedile del passeggero mostra la foto di un giovane alla conducente.
Nello scenario “Scelta 1”, la conducente si gira a guardare gli addominali scolpiti del ragazzo, ma distraendosi l’auto si schianta contro un ostacolo. Nello scenario “Scelta 2”, la conducente fa la cosa giusta declinando l’offerta della passeggera e rispondendo: “Guardo dopo, lasciami guidare”. In tutte e due le situazioni, però, niente cinture.
https://www.instagram.com/reel/C3kwT3vOLpt/?utm_source=ig_web_copy_link&igsh=MzRlODBiNWFlZA==
Anche altri due spot commettono lo stesso errore
Purtroppo non si tratta di un errore isolato. Se questo video è tutto al femminile ed è presentato dalla conduttrice TV Elisabetta Gregoraci, in un secondo video – che vede la partecipazione dell’ex pilota di Formula 1 Giancarlo Fisichella – i protagonisti sono alcuni giovani.
In questo caso il tema non è la distrazione con i cellulari, ma l’alta velocità con i ragazzi che si preparano ad andare oltre i 200 km/h per una sfida social. Anche qui in un caso il conducente la scelta sbagliata (schiantandosi contro un’auto che sopraggiungeva nella direzione opposta) e nell’altro la scelta giusta, pentendosi e decidendo di andare a mangiare anziché rischiare la vita. Ed immancabilmente in entrambi i casi i ragazzi seduti dietro non hanno la cintura.
E ancora ne è stato diffuso un terzo con Luca Campolunghi (creator) che verte sul consumo di cannabis, con uno scenario in cui il conducente decide di fumare (e l’auto fa un incidente) e l’altro in cui invece rifiuta (rispondendo però solamente di “metterla via” invece che liberarsene). Anche qui, ahinoi, niente cinture di sicurezza ai sedili posteriori.
I video siano stati condivisi e pubblicizzati a gran voce sugli account social e su YouTube da parte sia del Ministero dei Trasporti che del ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini. Chiamati in causa, però, entrambi per il momento si sono rifiutati di commentare le polemiche.
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Fonte: Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
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