In diverse regioni dell'Italia meridionale è usanza realizzare, una ventina di giorni prima della Pasqua, i cosiddetti "Sepolcri pasquali" lasciando germogliare al buio i semi di grano.
Avete mai sentito parlare dei Sepolcri pasquali? Vengono realizzati una ventina di giorni prima della Pasqua adagiando semi di grano tenero su uno strato di cotone idrofilo all’interno di vaschette o ciotoline. Il grano, che deve germogliare al buio per mantenere il colore chiaro, simboleggia il corpo di Gesù morto nel sepolcro, mentre i germogli maturi rappresentano la sua Resurrezione.
Si tratta di un’antica tradizione religiosa diffusa tutt’oggi nell’Italia meridionale dove i Sepolcri, noti con nomi diversi a seconda delle regioni (“Lavureddi” in alcune zone della Sicilia, “Su Nenniri” in Sardegna, “Granicelli” in Calabria ecc.) vengono portati sugli Altari della Reposizione del Giovedì Santo, anche noti come Sepolcri. La loro denominazione si deve proprio all’associazione con il nome tradizionale dell’altare.
Sepolcri pasquali: come realizzarli
Volete realizzare i Sepolcri pasquali insieme ai bambini introducendoli a questa antica tradizione? Ecco l’occorrente:
- una vaschetta
- cotone idrofilo
- semi di grano tenero
- nebulizzatore.
Procedimento
- Prendete la vaschetta e inserite il cotone.
- Collocate i semi sul cotone e versate nella vaschetta un po’ di acqua.
- Posizionate la vaschetta in un luogo buio in modo che mantengano un colore chiaro e lasciateli germogliare.
- Bagnateli a giorni alterni con il nebulizzatore.
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