Conosci la Chrysomallon squamiferum? Questa lumaca marina delle profondità oceaniche ha una caratteristica unica: la sua conchiglia contiene ferro e lo stesso le scaglie che costituiscono parte del suo corpo
La natura non smette mai di meravigliarci con colori strabilianti e creature dalle forme uniche. La Chrysomallon squamiferum, la lumaca dai piedi a scaglie, non è altro che l’ennesima conferma.
Questo gasteropode è distribuito negli abissi oceanici, ma non è famoso per sopravvivere in un ambiente dalle condizioni estreme. Il segreto è nel corpo e nel suo guscio, nei quali si nasconde un metallo.
La specie appartiene alla famiglia Peltospiridae e ha un aspetto davvero interessante. Il suo corpo è di colore rosa-rossastro, non ha organici copulatori, ma alla base è protetto da centinaia di scleriti dermici, simili a delle scaglie dure, e queste sono formate da solfuri di ferro.
Si vedono bene in queste immagini raccolte in uno studio scientifico per descrivere la specie.
Le analisi condotte hanno dimostrato che i tessuti di questo gasteropode sono formati da conchiolina, una sostanza organica tipica della composizione dei molluschi, e presentano a sua volta pirite e greigite, due forme di solfuro di ferro.
Il composto ricopre anche la conchiglia della lumaca marina, rendendola incredibilmente resistente. Queste caratteristiche fanno sì che la specie Chrysomallon squamiferum sia “l’unico metazoo esistente noto per utilizzare il solfuro di ferro come parte del suo scheletro” scrivono i ricercatori.
La conchiglia ha nervature sottoli e ravvicinate. La parte esterna, ricoperta da solfuro di ferro, è di colore nero. Il suo diametro misura mediamente sui 32 mm, ma sono stati osservati anche esemplari con un diametro superiore ai 45 mm.
La lumaca vive nei pressi di sorgenti idrotermali dell’Indo-Pacifico a profondità comprese tra i 2400 e i 2900 metri. È endemica di queste aree, ma è rischia l’estinzione a causa delle esplorazioni per l’estrazione delle risorse minerarie dei fondali marini.
La Chrysomallon squamiferum è attualmente inserita nella Lista Rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura come “minacciata”.
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Fonte: Journal of Molluscan Studies
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